Porta sfondata, abitazione 'invasa': calci, pugni e botte con mazze a famiglia

Chiesti 11 rinvii a giudizio per una vicenda accaduta a Telese Terme

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Benevento.  

L'udienza preliminare, inizialmente 'bypassata' da una citazione diretta a giudizio eccepita dalla difesa, era in programma questa mattina, ma, complici problemi di notifiche, è slittata al 21 dicembre. Quando il gup Loredana Camerlengo deciderà se spedire o meno a processo undici persone di Telese Terme chiamate in causa, con diverse posizioni, dalle indagini dei carabinieri su una vicenda che risale al 20 ed al 21 febbraio 2017, racchiusa nelle accuse, a vario titolo, di violazione di domicilio, lesioni, minacce, porto di oggetti atti ad offendere, resistenza a pubblico ufficiale.

Si tratta di Rosa De Rosa, 37 anni, Italia De Rosa, 40 anni, Sabina De Rosa, 46 anni, Ferdinando De Rosa, 35 anni, Vincenzo De Rosa, 38 anni, Vincenza De Rosa, 23 anni, Giuseppina De Rosa, 41 anni, Filomena De Rosa, 49 anni, Antonietta De Rosa, 35 anni, Giuseppina De Rosa, 40 anni, Antonietta De Rosa, 63 anni, assistiti dagli avvocati Ettore Marcarelli, Massimiliano De Matteo, Luisa De Matteo e Serena Sebastianelli.

La storia ruota attorno al 'trattamento' che avrebbero subito i componenti una famiglia, parti civili con l'avvocato Rolando Iorio. Secondo gli inquirenti, la loro casa sarebbe stata 'invasa' dopo lo sfondamento della porta d'ingresso. A farne le spese sarebbero state madre e figlia, entrambe percosse, con la seconda che, strattonata ed afferrata per i capelli, sarebbe stata trascinata all'esterno.

Era il 20 febbraio di cinque anni fa, il sequel il giorno successivo, quando le due donne, sorprese lungo le scale della palazzina, sarebbero state minacciate e colpite con calci, pugni, mazze di legno e da baseball, riportando ferite giudicate guaribili al massimo in 5 giorni. Botte anche per altre due persone, trovate sul pianerottolo, davanti all'abitazione di una di loro. Una situazione che aveva reso necessario l'arrivo dei carabinieri, due dei quali sarebbero stati centrati con calci e pugni: per loro una prognosi di sette giorni.

(foto di repertorio)