"Truffa sui fondi per i danni dell'alluvione", chiesti tre rinvii a giudizio

Inchiesta su due pratiche a Ceppaloni, udienza gup a novembre

truffa sui fondi per i danni dell alluvione chiesti tre rinvii a giudizio
Benevento.  

Sono tre le richieste di rinvio a giudizio avanzate dal sostituto procuratore Licia Fabrizi nell'inchiesta della guardia di finanza su una presunta truffa a Ceppaloni relativa ai fondi per l'alluvione del 2015. Dovranno comparire dinanzi al gup Maria Di Carlo, il prossimo 17 novembre, Vincenzo Mauro (avvocato Sergio Rando), un tecnico del Comune di Ceppaloni, Maria Grazia Maselli (avvocati Vincenzo Sguera e Luigi Diego Perifano), una delle beneficiarie – l'altra è deceduta – e l'architetto Pio Mandato (avvocati Massimiliano Cornacchione e Camillo Cancellario), chiamato in causa come tecnico privato.

Si tratta di una indagine supportata da una consulenza tecnica redatta dall'ingegnere Fabio Cafiero, che meno di un anno fa era stata scandita da un sequestro preventivo di beni per 128mila euro ordinato dal gip Gelsomina Palmieri.

Nel mirino degli inquirenti le domande di due cittadini per i contributi pubblici statali destinati a far fronte ai danni provocati dagli eventi alluvionali del 14 e 15 ottobre 2015, che sarebbero state “corredate dalle false perizie asseverate redatte dal tecnico privato, la cui veridicità era stata ulteriormente attestata dall'incaricato del Comune di Ceppaloni”. In questo modo sarebbe stato indotto in errore il Genio civile, che aveva accolto le domande e consentito all’Ufficio tecnico del Comune di Ceppaloni di autorizzare il pagamento (non dovuto e quindi indebitamente percepito) dell’importo complessivo di 128mila euro per danni che non si sarebbero verificati.