Sapevo che erano prostitute, mai agevolate. Stanze fittate a prezzi di mercato

La versione di Carmelina Vene, 61 anni, di Montesarchio

sapevo che erano prostitute mai agevolate stanze fittate a prezzi di mercato

Interrogato anche il figlio Biagio: registravo solo i nomi che lei mi inviava via Whatsapp

Benevento.  

Hanno entrambi risposto alle domande del gip Pietro Vinetti, dinanzi al quale sono comparsi questa mattina per l'interrogatorio di garanzia, Carmelina Vene, 61 anni, di Montesarchio, ed il figlio, Biagio Antonelli, 24enne – sono difesi dall'avvocato Mario Tomasiello -, da una settimana agli arresti domiciliari per favoreggiamento della prostituzione.

Lei ha ammesso di sapere che le donne alle quali fittava una stanza erano delle prostitute, ma ha escluso di averle in qualche modo agevolate. Perchè, ha sostenuto, il prezzo che pagavano per la locazione – dai 350 ai 420 euro a settimana – era quello di mercato. Ha inoltre aggiunto che quando da lei non c'era posto, le sue interlocutrici si rivolgevano ad un'altra persona al rione Frerrovia.

Nel mirino degli inquirenti, come è noto, due appartamenti nella zona di via Torre della Catena e al rione Libertà, sui quali, ha spiegato la 61enne, pago un doppio mutuo con la cessione del quinto, anche se il secondo – ha concluso – è stato messo in vendita a febbraio, il giorno di San Valentino.

Dal canto suo, il figlio, socio accomandatario della società alla quale è intestata l'attività di affittacamere 'Casa vacanze', ha proclamto la sua estraneità ai fatti. Ha precisato di studiare a Fisciano, e di essere il destinatario dei nomi che la mamma gli inviava, perchè li registrasse, via Whatsapp. Un compito svolto da remoto, accompagnato dai rapporto con un commercialista in materia di emissione delle fatture.

Il 24enne ha anche definito il senso di una conversazione intercettata dai carabinieri, precisando che il suo invito a far sparire il “registro verde” era motivato dal fatto che, per questioni di privacy, non poteva essere tenuto. Il legale dei due indagati ha chiesto la revoca degli arresti e, in subordine, una misura meno afflittiva: dopo il parere del Pm , la decisione del giudice.

(foto di repertorio)