"Tangenti per due appalti", il 16 agosto il Riesame decide sugli arresti

Si tratta di Mauro De Ieso, Michele Formichella e Luigi Rito Pennucci.

tangenti per due appalti il 16 agosto il riesame decide sugli arresti

Sono agli arresti domiciliari dal 27 luglio per corruzione e turbativa di gara

Benevento.  

AGGIORNAMENTO 9 AGOSTO

Saranno discussi il 16 agosto, dinanzi al Riesame, i ricorsi contro l'ordinanza di arresto per Mauro De Ieso (avvocati Vincenzo Regardi e Giovanni Pecoraro),54 anni, sindaco, sospeso, di Pago Veiano, Michele Formichella (avvocato Ettore Marcarelli), 50 anni, un imprenditore di Dugenta,  e (aggiornamento 10 agosto) Luigi Rito Pennucci (avvocato Roberto Prozzo), 59 anni, architetto, di Benevento.dallo scorso 27 luglio agli arresti domiciliari nell'inchiesta della Procura di Santa Maria Capua Vetere e della guardia di finanza di Piedimonte Matese poi trasmessa per competenza alla Procura sannita; in particolare, al sostituto Licia Fabrizi. 

Corruzione e turbativa di gare le ipotesi di reato contestate in relazione a due gare: la prima, dell'importo di 3 milioni e mezzo di euro, riguarda i lavori di demolizione e ricostruzione del plesso scolastico di via San Salvatore, l'altra, per un importo di 2 milioni e 180mila euro, l'intervento di miglioramento della provinciale 58.

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Da una parte la preparazione dei ricorsi al Riesame, che saranno presentati in questi giorni, dall'altra l'analisi delle oltre 7500 pagine di atti e l'ascolto delle conversazioni intercettate, anche con l'uso di un trojan nel cellulare di Michele Formichella (avvocato Ettore Marcarelli), 50 anni, un imprenditore di Dugenta, dallo scorso 27 luglio agli arresti domiciliari al pari del sindaco (sospeso) di Pago Veiano, Mauro De Ieso (avvocati Vincenzo Regardi e Giovanni Pecoraro),54 anni, e di Luigi Rito Pennucci (avvocato Roberto Prozzo), 59 anni, architetto, di Benevento. Sono le tre persone colpite da una ordinanza di custodia cautelare adottata dal gip Pietro Vinetti nell'inchiesta della Procura di Santa Maria Capua Vetere e della guardia di finanza di Piedimonte Matese poi trasmessa per competenza alla Procura sannita; in particolare, al sostituto Licia Fabrizi.

Corruzione e turbativa di gare le ipotesi di reato contestate in relazione a due gare: la prima, dell'importo di 3 milioni e mezzo di euro, riguarda i lavori di demolizione e ricostruzione del plesso scolastico di via San Salvatore, l'altra, per un importo di 2 milioni e 180mila euro, l'intervento di miglioramento della provinciale 58.

L'accusa ritiene che De Ieso avrebbe “accettato la promessa da parte di Formichella, di ricevere denaro prima dell'espletamento della procedura, per una somma non inferiore a 90mila euro, somma così quantificata solo in un momento successivo all'aggiudicazione delle gare, quale compenso per i due appalti”.

Lo avrebbe fatto “al fine di esercitaare, direttamente o indirettamente, tramite l'ausilio del proprio tecnico di fiducia, Pennucci, la propria influenza su almeno un membro, allo sttao non identificato, della commisione giudicatrice(per ciascun componente ipotizzata "una somma di 4-5mila euro") , e favorire l'aggiudicazione della gara per la scuola in favore dell'Ati Costruzioni Telesine- Union Consorzio Stabile scarl, riconducibile a Formichella”; e al Raggruppamento temporaneo d'impresa composto dalla società Formichella srl, impresa capogruppo, e da un'altra ditta. Attenzione puntata, poi, sulla promessa al Pennucci dell'aggiudicazione della gara relativa ai lavori della scuola, avvenuta nel 2020”.

Come si ricorderà, i tre indagati si erano avvalsi della facoltà di non rispondere durante gli interrogatori di garanzia, fissati il giorno successivo all'esecuzione della misura. I difensori avevano chiesto che fossero differiti, ma il Gip era stato di parere contrario. Da allora sono trascorsi otto giorni, impiegati per studiare le “carte” e ascoltare i colloqui registrati, verificando il contenuto trascritto.