Bruno mi ha aggredito, gli ho tolto una pietra dalle mani e l'ho colpito

La versione di Eugenio Caporaso, 54 anni, di Cautano, accusato del tentato omicidio del fratello

bruno mi ha aggredito gli ho tolto una pietra dalle mani e l ho colpito

Arresto convalidato, l'uomo resta in carcere

Benevento.  

Per il fratello Bruno, per fortuna, il peggio sembra essere stato scongiurato perchè il suo quadro clinico è diventato decisamente meno fosco rispetto a quello iniziale, al punto che è stato trasferito in reparto. Eugenio Caporaso, 54 anni, di Cautano, lo ha saputo quando si è trovato di fronte il gip Loredana Camerlengo, chiamato a convalidarne l'arresto per tentato omicidio operato dai carabinieri della Compagnia di Montesarchio.

Assistito dall'avvocato Giovanni Procaccini, Eugenio, da giovedì sera chiuso nella casa circondariale di contrada Capodimonte, ha sostenuto di essersi difeso. Ha raccontato che sarebbe stato Bruno ad inveire inizialmente nei suoi confronti, tanto da indurlo ad allontanarsi di alcune decine di metri in direzione del centro storico.

Bruno lo avrebbe però seguito, quindi l'avrebbe preso a calci e pugni. Tra i due sarebbe nata una colluttazione nel corso della quale – questa la versione offerta –, mentre erano a terra, Eugenio sarebbe riuscito a togliere a Bruno la pietra che stringeva tra le mani, colpendolo. Non avevo alcuna intenzione di ucciderlo, ha concluso il 54enne, per il quale il giudice ha adottato la custodia cautelare in carcere.