Condannato per concussione, Napoletano assolto in appello: il fatto non sussiste

Ribaltata la sentenza per il sindaco di Airola all'epoca dei fatti

condannato per concussione napoletano assolto in appello il fatto non sussiste
Airola.  

Era stato condannato a 2 anni e 10 mesi, con una sentenza di cui il procuratore generale aveva chiesto la conferma, ma che la Corte di appello, incrociando le conclusioni della difesa, ha ribaltato, assolvendo, perchè il fatto non sussiste, Michele Napoletano, all'epoca dei fatti sindaco di Airola.

Assistito dall'avvocato Paolo Abbate, il 25 ottobre del 2022 Napoletano era stato riconosciuto dal Tribunale di Benevento responsabile di una presunta concussione: secondo gli inquirenti, avrebbe costretto i titolari delle due ditte alle quali aveva affidato in due diversi momenti, a trattativa privata, il servizio di trasporto pubblico scolastico- per uno di loro, parte civile con l'avvocato Francesco Ceglia, era stato disposto il risarcimento dei danni da liquidarsi in separata sede - ad assumere come conducente una persona.

L'indagine, condotta dai carabinieri della Compagnia di Montesarchio, era relativa ad un arco temporale tra l'ottobre del 2011 e il giugno del 2012 e l'ottobre del 2014 e il giugno del 2015.

“Bisogna fare questo servizio, viste le esigue disponibilità delle casse comunali dobbiamo venirci incontro sui costi e, se si vuole fare sto servizio, ho un problema da risolvere per un dipendente, non so come sistemarlo, vediamo un po' di trovare una sistemazione, impegnarlo sull'autobus o dargli un incarico alle dipendenze della tua ditta”, avrebbe detto il sindaco, alla presenza di un testimone, al primo affidatario. E lo stesso avrebbe fatto con anche con l'altro imprenditore: “Il servizio di scuolabus lo fai tu però ti devi prendere a Michele”.

Al termine del processo di primo grado era arrivata la condanna, ora cancellata in appello con un'assoluzione: il fatto non sussiste.