Gli trovano droga in casa mentre lo arrestano per torture, fissato il processo

Benevento. A luglio il giudizio immediato per Vincenzo Cinque, 25 anni, figlio di Antonio Barone

gli trovano droga in casa mentre lo arrestano per torture fissato il processo

Quattro le persone arrestate per il trattamento riservato a tre giovani sanleuciani

Benevento.  

L'accusa gli era stata contestata durante l'esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari adottata anche a suo carico nell'inchiesta del pm Giulio Barbato e dei carabinieri sulle torture di cui sarebbero rimasti vittime tre giovani sanleuciani.

Era il 9 marzo quando, durante la perquisizione legata al provvedimento restrittivo, nell'abitazione di Vincenzo Cinque (avvocato Antonio Leone), 25 anni, di Benevento, erano stati rinvenuti 10 grammi di cocaina, altrettanti di marijuana e 50 grammi di hashish, oltre ad un bilancino di precisione. Droga che gli era costata l'arresto in flagranza - sempre ai domiciliari -, per la quale il pm Maria Dolores De Gaudio ha chiesto ed ottenuto dal gip Robero Nuzzo la fissazione del giudizio immediato. Che, se nin ci sarà il ricorso a riti alternativi, inizierà il 10 luglio.

Cinque è una delle quattro persone di Benevento arrestate - l'ordinanza era stata confermata dal Riesame- nell'indagine sul trattamento degradante e le botte che avrebbero subito due 20enni, rappresentati dagli avvocati Fabio Russo e Nazzareno Fiorenza e, in misura minore, un 16enne. Condotte racchiuse nelle ipotesi di reato di tortura aggravata dalle lesioni, sequestro di persona e rapina, prospettate a vario titolo nei confronti, oltre che di Cinque, del padre, Antonio Barone (avvocato Leone), 48 anni, finito in carcere, e di Emanuele Ucci (avvocato Luca Russo), 23 anni, e Ludovico Lepore (avvocato Fabio Ficedolo), 53 anni, anche loro agli arresti in casa.