AGGIORNAMENTO 20 GIUGNO
Revocato dal gip Loredana Camerlengo il divieto di contrattare con la pubblica amministrazione per un anno che era stato applicato ad Orazio Mascolino (avvocato Gerardo Giorgione), di Benevento, amministratore unico della 'Ecologia Sannita', che si occupa di raccolta e trasporto di rifiuti, e legale rappresentante della 'Mascolino generali srl', un'impresa edile e stradale. La misura interdittiva era stata disposta in una inchiesta del pm Giulio Barbato e della forestale in materia di gestione dei rifiuti.
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Sono quattro (più due società) le persone che compaiono nell'avviso di conclusione dell'inchiesta del pm Giulio Barbato e della forestale in materia di gestione dei rifiuti. Si tratta di Orazio Mascolino, di Benevento, sottoposto al divieto di contrattare con la pubblica amministrazione, chiamato in causa come amministratore unico della 'Ecologia Sannita', che si occupa di raccolta e trasporto di rifiuti, e legale rappresentante della 'Mascolino generali srl', un'impresa edile e stradale, e di tre autotrasportatori della 'Ecologia': Saimon Mottola, di San Nicola Manfredi, Luigi De Ieso, di Pago Veiano, e Alberico Francesca, di Benevento. A tutti vengono contestate le ipotesi di reato di frode nelle pubbliche forniture e truffa aggravata, a Mascolino anche quella di autoriciclaggio.
Nel mirino dell'inchiesta, avviata nel 2022 e scandita anche, nello scorso gennaio, da un sequestro di 93mila euro - il Riesame ha annullato il provvedimento in relazione all'autoriciclaggio e lo ha confermato per la truffa -, sono finite presunte irregolarità nell'esecuzione di di due affidamenti diretti disposti dalla Provincia di Benevento in favore della 'Ecologia' per il prelievo, il trasporto e lo smaltimento di rifiuti dalle discariche 'commissariale' e 'consortile' a Sant'Arcangelo Trimonte.
Attenzione puntata sui documenti attraverso i quali sarebbero stati attestati – falsamente, sostiene il Pm- prelievi di percolato dai due siti, per ottenere il pagamento, da parte della Rocca, di 93mila euro. Un importo che sarebbe poi stato trasferito alla 'Mascolino generali'.
Difesi dagli avvocati Camilo Cancellario, Carlo Stavola, Sergio Rando e Alfredo Lo Pilato, gli indagati hanno edesso venti giorni a disposizione per chiedere di essere interrogati e produrre memorie, poi il Pm procederà alle eventuali richieste di rinvio a giudizio.
