Stanotte ho avuto tanto tempo per riflettere. E non stavo sognando

Benevento. Pensieri in libertà

stanotte ho avuto tanto tempo per riflettere e non stavo sognando
Benevento.  

L'orologio segna quasi le 2, la notte è ancora lunga. Tutt'intorno è silenzio profondo, dalla strada si alzano, forti, le voci di alcuni ragazzi che non hanno voglia di tornare a casa. Ridono a crepapelle, avranno un buon motivo per farlo. Scherzano tra loro, hanno il diritto di farlo. Penso alla giornata che si è appena conclusa, per me è stata bellissima. Sarebbe stata meravigliosa se l'avessero vissuta anche coloro che non ci sono più, ma la vita è così e dobbiamo accettarla. E' scandita da cicli e non possiamo farci nulla.

Oggi è la festa delle mamme, beati coloro che godono ancora la loro presenza. Una figura insostituibile, ma questa è l'ennesima banalità farcita di nostalgia. Brutto segno, l'età avanza e l'orizzonte si restringe. Andiamo avanti, dobbiamo fare i conti con la realtà che, però, non offre spunti memorabili. A meno che non siano ritenute tali le polemicucce che spuntano come funghi indipendentemente dalla qualità e dallo spessore delle affermazioni che le scatenano. Come quelle, recentissime, del presidente della giunta regionale campana Vincenzo De Luca.

Per quel che vale, i suoi modi non mi sono particolarmente simpatici, ma il suo dito puntato contro la mediocrità e l'assenza del merito come criterio selettivo mi hanno svegliato dal torpore nel quale mi precipita normalmente il chiacchiericcio politicante. Un torpore che mi ha assalito nuovamente di fronte alle reazioni, frutto solo di tentativi di autodifesa. State tranquilli, cari signori. Non saranno certo le vostre parole a far cambiare idea a quanti – e non mi riferisco, ovviamente, a clientes e questuanti – ogni giorno si imbattono in un muro di grigiore.

Forse sarebbe stato meglio continuare a trasfondere qualche altro argomento dall'iniziale vena nostalgica, per non rischiare di inguaiare, anche se solo per un attimo, la domenica di coloro che, bontà loro, leggeranno queste quattro righe. Ho avuto tanto tempo per riflettere, questa notte. Sembrava non dovesse terminare mai, ho sperato che fosse così. E non stavo sognando.