Dormivo da venti giorni in quell'appartamento in disuso che avevo occupato abusivamente dopo aver rotto con la mia fidanzata e non potendo rientrare a casa.
Rispondendo alle domande da un letto dell'ospedale San Pio, dove è ricoverato per la frattura delle due caviglie che ha reso necessario un intervento chirurgico, è stata questa la versione offerta al gip Salvatore Perrotta,durate l'udienza di convalida di questo pomeriggio, da Arcangelo B., il 27enne di Moiano arrestato per tentato furto aggravato in una casa, nella quale sarebbe penetrato dopo aver forzato la porta, dagli agenti del Commissariato di Telese.
Difeso dall'avvocato Teresa Meccariello, il giovane ha respinto ogni addebito sul suo conto, sostenendo che rubinetti e tubi idraulici erano lì già in precedenza, dopo essere stati scardinati da qualcuno, e che non stava cercando di smontare una vasca idromassaggio con un martello.
E allora, perchè la fuga? Ho avuto paura, ha proseguito il giovane, devo dei soldi ad una persona ed ho pensato che fosse venuta a cercarmi. Per questo, ha concluso, aveva deciso di lanciarsi da un balcone al secondo piano, finendo con l'infortunarsi agli arti inferiori.
La difesa ha chiesto di non convalidare l'arresto, nelle prossime ore la decisione del giudice anche sull'adozione di una misura. E' quella (aggiornamento ore 15.54) dell'obbligo di firma tre volte a settimana, ritenuta idonea a salvaguardare le esigenze cautelari, disposta per il 27enne, le cui dichiarazioni sono state ritenute inverosimili.