E' un professionista di lungo corso che ha ottenuto un larghissimo rimbalzo mediatico negli ultimi mesi, come difensore di Andrea Sempio, il nuovo indagato per l'omicidio di Garlasco. Noto per le sue forti prese di posizione, quasi sempre controcorrente, l'avvocato Massimo Lovati questa mattina era in Tribunale a Benevento.
E' arrivato in compagania del collega Gerardo Giorgione, entrambi attesi da un'udienza preliminare. Prima di entrare in aula, Lovati si è lasciato ritrarre in compagnia di alcuni avvocati sanniti che lo hanno riconosciuto. Impossibile il contrario viste le sue apparizioni televisive, sui canali pubblici e privati.
L'udienza preliminare, fissata dinanzi al gup Pietro Vinetti, riguarda quarantasette persone – molte posizioni sono state stralciate per incompetenza territoriale- di cui il pm Flavia Felaco ha chiesto il rinvio a giudizio nell'inchiesta, dei carabinieri rimbalzata all'onore delle cronache nel luglio 2020, quando era stata eseguita una ordinanza poi annullata, su un traffico di banconote e monete false in Italia e oltre confine.
Sei i sanniti, il resto degli imputati risiede in Campania, al Nord e all'estero. Nel mirino degli inquirenti due presunte associazioni per delinquere finalizzate alla produzione, alla spendita e all'introduzione di monete falsificate – il denaro sarebbe poi stato distribuito nel Sannio e in Lombardia- e a ricevere la carta filigranata, e a reperire gli stampatori delle banconote.
Nel pomeriggio (aggiornamento ore 17) la decisione del giudice: tre non doversi procedere, il no ad un patteggiamento ed una sfilza di rinvii a giudizio, con il processo fissato per il 20 novembre.
Oltre a Lovati, sono impegnati nella difesa, tra gli altri, gli avvocati Antonio Leone, Nicola Covino, Fabio Russo, Claudio Fusco, Vittorio Fucci, Gerardo Giorgione, Luca Guerra, Elena Cosina, Salvatore Brancaccio, Nicola e Luigi Marino, Marco Ventura.
