Lo stralcio della posizione di un imputato che ha scelto il rito abbreviato, quattro rinvii a giudizio. Sono le decisioni del gup Loredana Camerlengo per le cinque persone chiamate in causa a vario titolo dalle indagini del pm Giulio Barbato e dei carabinieri su alcune vicende accadute nel maggio 2024.
Dovranno affrontare il processo, che partirà l'11 marzo 2026, Giuseppina Della Santa, 50 anni, di Montesarchio, Pietro Fantasia, 30 anni, di Montesarchio, Maurizio Arena, 47 anni, di Montesarchio, e Gulia Reale, 33 anni, di Montesarchio, difesi dagli avvocati Fiorita Luciano, Vittorio Fucci e Angelo Cutillo.
I fatti contestati
Per Della Santa e Fantasia l'accusa di minaccia, ravvisata nel contenuto di tre messaggi vocali via Whatsapp inviati dalla prima, e di uno spedito dall'altro, entrambi destinati ad una 33enne di Bucciano, parte civile con l'avvocato Ettore Marcarelli.
Ad Arena e Rfeale viene invece contestata la ricettazione, perchè avrebbero ricevuto un tablet ed un fornello elettrico ritenuti il provento di una rapina ai danni della stessa donna. A compierla, in concorso con altre due persone non identificate, tutte col volto nascosto da uno scaldacollo ed un cappuccio, sarebbe stato Raffaele Luciano, 37 anni, di Montesarchio, che assistito dall'avvocato Fiora Luciano, sarà giudicato l'8 ottobre con rito abbreviato.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, il 21 maggio dello scorso anno, usando un furgone bianco, i tre avrebbero raggiunto l'allora 32enne e, dopo averla colpita con un pugno ad un occhio, ed averle tirato i capelli, le avrebbero sottratto tablet, fornellino e 50 euro.
Luciano è l'imputato principale, il 24 maggio 2024 era stato arrestato dai militari – ora è all'obbligo di firma – per tentato omicidio. Perchè a Montesarchio, mentre era in un'auto con la 32enne ed una 40enne, avrebbe tirato fuori dalla tasca del giubbotto una bottiglia di plastica contenente liquido infiammabile che avrebbe versato nell'abitacolo e sulla 32enne, dando poi fuoco con un accendino. La malcapitate erano riuscite a mettersi in salvo, lui si era allontanato, poi era stato fermato dai carabinieri. Per il 37enne, infine, anche le imputazioni di danneggiamento seguito da incendio e minaccia.
