Sarà il procuratore Gianfranco Scarfò a rappresentare l'accusa nell'udienza in programma domani dinanzi al Riesame, chiamato a pronunciarsi sui ricorsi presentati contro l'ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di Salvatore Giangregorio (avvocato Claudio Fusco), 38 anni, di Benevento, e Matteo Ventura (avvocato Marianna Febbraio), 30 anni, di Ceppaloni.
Si tratta di due delle tre persone arrestate dalla Mobile il 23 luglio nell'indagine sul tentato omicidio di Annarita Taddeo, che l'11 novembre 2023, dopo essere stata centrata da un colpo di pistola alla fronte, si era miracolosamente salvata. Un tentato omicidio per il quale è stato già condannato con rito abbreviato a 10 anni, come presunto mandante, Nicola Fallarino, 41 anni, di Benevento, diventato collaboratore di giustizia, che ha sempre sostenuto di non aver mai voluto uccidere la ex, e che la sua intenzione era quella di sottrarle i telefonini.
A compiere il gesto sarebbe stato, secondo gli inquirenti, Giangregorio, che avrebbe ricevuto il supporto logistico di Ventura e Alessia Petrucciani (avvocato Fabio Ficedolo), 44 anni, di Benevento – per lei il riesame è stato fissato l'8 agosto -, che avrebbero procurato, copmprandoli nel Napoletano, il motorino e la pistola. Addebiti che i tre indagati, colpiti dal provvedimento adottato dal gip Roberto Nuzzo, avevano respinto durante gli interrogatori: Giangregorio aveva risposto, gli altri due avevano invece rilasciato alcune dichiarazioni spontanee.
