La Procura ne ha chiesto il rinvio a giudizio per stalking aggravato: un'imputazione sulla quale il 29 settembre si pronuncerà il gup Roberto Nuzzo, decidendo se spedire o meno a processo un 66enne di Benevento, attualmente agli arresti domiciliari in una struttura.
All'uomo, difeso dagli avvocati Federico Paolucci e Daniele Cella, sono contestate le condotte che in maniera perdurante avrebbe mantenuto dall'ottobre 2023 nei confronti di una donna, assistita dall'avvocato Giovanni Palermo, con la quale aveva avuto una relazione. Un legame di cui non avrebbe accettato l'interruzione, ecco perchè – sostengono gli inquirenti – avrebbe iniziato a tormentare sia lei, sia il marito.
A lei avrebbe riservato espressioni pesantissime, accusandola di prostituirsi: un'attività di cui, a suo dire, il coniuge avrebbe beneficiato economicamente. Diversi gli episodi di aggressione verbale ricostruiti, accompagnati da intimidazioni di ogni tipo. Da “ti sparo nelle gambe e ti faccio fare sette – otto mesi sulla sedia a rotelle, “Per te è finita, guardati sempre alle spalle”, alla minaccia di divulgare foto compromettenti della malcapitata, affiggendole sugli alberi, e di diffondere alcuni video.
E ancora: ne avrebbe controllato i movimenti, le avrebbe ripetutamente chiesto di tornare con lui, ed avrebbe inveito contro di lei dopo aver saputo di essere stato denunciato. “Stai attenta a quello che fai, finiscila”, le avrebbe urlato dopo essersi avvicinato alla macchina in cui lei si trovava.
