Borsa trovata nel terreno e mai aperta, non sapevamo che custodisse armi: liberi

Benevento. Obbligo di firma a 34enne, libera la 31enne. 2) In giro con A4 e tirapugni nella tracolla

borsa trovata nel terreno e mai aperta non sapevamo che custodisse armi liberi
Benevento.  

Entrambi si sono avvalsi della facoltà di non rispondere al gip Salvatore Perrotta, dinanzi al quale sono comparsi in carcere. Hanno però rilasciato alcune dichiarazioni spontanee, affermando che quella borsa era stata trovata in un terreno dalla donna, che l'aveva portata nel casolare senza aprirla e senza sapere, dunque, che all'interno ci fossero due fucili, uno a canne mozze, e oltre 200 munizioni.

Assistiti dall'avvocato Michele Ciruolo, è stata questa la versione offerta da Davide Cantone, 34 anni, ed Emanuela Somma, 31 anni, di Benevento, arrestati dalla Mobile per detenzione illegale di arma clandestina, lui anche per una ipotesi di spaccio di stupefacenti: un gvrammo di cocaina in cambio di 60 euro.

Siamo consumatori di droga, hanno ammesso i due indagati, che hanno anche precisato di essersi fermati in quell'immobile a contrada Epitaffio per far fare un bagno in piscina ad una bimba. Il pm Flavia Felaco ha chiesto la custodia cautelare in carcere, che il giudice (aggiornamento 15.47) non ha accolto. Pur ritenendo sussistenti i gravi indizi di colpevolezza, il Gip ha disposto, rispetto alle esigenze cautelari, l'obbligo di firma per Cantone ed ha rimesso in libertà Somma.

In giro con un'A4 e un tirapugni nella tracolla

Se ne stava andando in giro in auto quando i carabinieri lo hanno fermato. Era al volante di un'Audi A4 intestata ad un 41enne di Benevento, il 20enne, domiciliato in città, bloccato dai militari al rione LIbertà.

Secondo i militari, il suo atteggiamento, connotato da nervosismo e forte sudorazione, li ha indotti a procedere ad una perquisizione anche del veicolo. La sorpresa è saltata fuori da una borsa a tracolla nella quale è stato rinvenuto un tirapugni di metallo. Per il giovane è scattata la denuncia, è difeso dall'avvocato Daniele Cella.