Era stato citato in giudizio per un presunto danno erariale di poco più di 21mila euro, ma è stato prosciolto. E' la sentenza della sezione della Campania della Corte dei Conti nei confronti di Nicola Cacchillo, sindaco di Amorosi.
Difeso dall'avvocato Angelo Riccio, il primo cittadino era stato chiamato in causa da una indagine della Procura contabile nata da un esposto anonimo nel quale era stato accusato di aver attribuito al geometra Antonio Battaglino, categoria C, l'incarico di responsabile Opere pubbliche pur in presenza nell'ufficio tecnico di una categoria D. Da qui la richiesta di condanna al pagamento di 21. 187 euro, la somma derivante dall'erogazione illegittima dell'indennità di posizione.
Un addebito respinto dalla difesa, che aveva fatto notare come Cacchillo avesse semplicemente provveduto a confermare l'assetto organizzativo della precedente amministrazione, rinunciando ad affidamenti esterni e optando per privilegiare l'unità interna all'ufficio, evitando così maggiori spese e aggravi a carico del bilancio comunale.
La Corte ha rigettato la richiesta dell'ufficio inquirente per “mancanza dell'elemento soggettivo del dolo, anche nei termini di dolo eventuale”. Secondo i giudici, “è indubbia la violazione del quadro normativo di settore da parte del Cacchillo, mediante tre decreti a partire dal luglio 2019 con i quali ha conferito a Battaglino la nomina di responsabile dei Lavori pubblici”. Purtuttavia, “il Collegio ritiene che l'assegnazione e reiterazione dell'incarico non appaia dettata al fine di cagionare un danno all'erario, ma sia invece finalizzata ad evitare una ulteriore spesa esternalizzando il servizio”. Nessun dolo, dunque, della cui “sussistenza – conclude la Corte – la procura non ha fornito alcuna prova”.
