Ridotte in appello, dopo l'ecslusione dell'aggravante del metodo camorristico e del fine di agevolare il clan Pagnozzi, le pene per le quindici persone condannate dal gup di Napoli Ciollaro, con rito abbreviato, nell'ottobre 2024, dopo essere rimaste coinvolte in una indagine della Dda e dei carabinieri in Valle Caudina.
Le accuse, a vario titolo: tentata estorsione, associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Si tratta dell'inchiesta rimbalzata all'attenzione dell'opinione pubblica il 4 dicembre 2023, quando era stata eseguita una ordinanza di custodia cautelare.
Queste, in particolare, le nuove pene (tra parentesi quelle iniziali): 6 anni e 10 mesi (11 anni e 6 mesi) per Aniello De Paola (avvocato Francesco Perone), 48 anni; 7 anni, 3 mesi e 10 giorni (18 anni, 10 mesi e 20 giorni) ad Eugenio De Paola, 35 anni, 3 anni e 6 mesi (13 anni, 2 mesi e 30 giorni ) a Mario De Paola, 35 anni, di San Martino Valle Caudina – per entrambi l'avvocato Valeria Verrusio-; 8 anni, 3 mesi e 10 giorni (16 anni) a Vincenzo Lomasto (avvocato Domenico Dello Iacono), 32 anni, di Pomezia, 7 anni, 1 mese e 10 giorni (9 anni e 6 mesi) a Francesco Magliocca (avvocato Emma Petrella), 27 anni, di Roccabascerana; 7 anni, 2 mesi e 20 giorni (13 anni, 8 mesi e 20 giorni) a Giuseppe Magliocca ((avvocati Perone e Verusio ), 55 anni, di Roccabascerana, 7 anni (9 anni, 10 mesi e 20 giorni) a Giuseppe Magliocca (avvocato Maria Antonietta Fantasia), 38 anni, di Roccabascerana, 10 anni, 7 mesi e 10 giorni (12 anni) a Iergy Nika (avvocati Stefano Pazienza e Mattia Zecca), 33 anni, di Pomezia, 13 anni, 9 mesi e 10 giorni (20 anni) a Erminio Pagnozzi (avvocato Massimiliano Cornacchione), 62 anni, residente a Ceppaloni ma domiciliato ad Aprilia, 13 anni, 4 mesi e 20 giorni (16 anni e 8 mesi) a Paolo Pagnozzi ( avvocati Immacolata Romano e Alfredo Gaito), 64 anni, di San Martino Valle Caudina, 3 anni e 6 mesi (4 anni e 8 mesi) a Nino Piacentile (avvocati Giuliana De Nicola e Domenico Della Gatta), 56 anni, di San Martino Valle Caudina, 2 anni (3 anni) a Paolo Russo (avvocato Giorgio De Angelis), 56 anni, di Ardea, 8 anni, 7 mesi e 10 giorni (16 anni) ad Andrea Salsiccia (avvocato Antonio Di Cicco), 52 anni, di Pomezia, 7 anni e 10 mesi (10 anni e 20 gioni) a Giulia Sopranzi (avvocato Massimiliano Cornacchione), 41 anni, di Anzio,7 anni e 4 mesi (10 anni e 10 mesi – in continuazione con un'altra condanna definitiva) a Palmerino Venoso (avvocato Cornacchione), 50 anni, di Roccabascerana.
L'indagine era stata avviata dopo la denuncia sporta il 9 luglio dall’amministratore di un’impresa edile beneventana impegnata nei lavori di realizzazione di un’arteria stradale, appaltati dal Comune di Castelpoto per un valore di oltre 2 milioni di euro. Aveva riferito che il giorno prima in cantiere si erano presentati due uomini a bordo di un'auto. Uno di loro, tenendo la mano destra costantemente all’interno della tasca del borsello che portava a tracolla, dando l’impressione di impugnare una pistola, era sceso e si era rivolto agli operai presenti intimando loro di abbandonare immediatamente i lavori altrimenti avrebbe “sparato tutti”, in quanto “dovevano mettersi a posto con la Valle Caudina”.
Era stato questo il punto di partenza di un'attività investigativa dalla quale sarebbe emerso un 'giro' di stupefacenti (cocaina e hashish) tra Aprilia, Anzio, Pomezia e le province di Benevento ed Avellino. Un lavoro che avrebbe permesso di individuare i gestori delle “piazze di spaccio” a San Martino Valle Caudina e a Tufara Valle, ed uno dei luoghi di stoccaggio della 'roba', ad Aprilia.
