Elisa, Cosimo, Salvatore, Antonia e quel maledetto 30 settembre

Benevento. Due mesi fa il duplice omicidio di Paupisi

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Benevento.  

Domani saranno due mesi. Sessanta giorni da quel 30 settembre che ha distrutto una famiglia e segnato per sempre una comunità. Me la ricordo, eccome, quella mattina. Le prime voci che purtroppo si fanno via via sempre più concrete, poi lo sconcerto.

Paupisi dista una ventina di chilometri da Benevento, è il teatro di un dramma senza fine. E' irreale il silenzio in quella casa a due piani alla contrada Frasso. Elisa Polcino, 49 anni, è senza vita nel suo letto, nessuna traccia del marito, Salvatore Ocone, 58 anni, e dei due figli che abitano con loro: Cosimo, 15 anni, e Antonia, 17 anni. Non c'è l'auto dell'uomo, una Opel, nessuno sa dove siano i tre.

Le ore volano, l'angoscia cresce a dismisura, le ricerche dei carabinieri non conoscono soluzione di continuità. Si concludono in serata, quando un elicottero individua la macchina nelle campagne di Ferrazzano, in provincia di Campobasso. Salvatore è al posto di guida, sul sedile posteriore il corpo senza vita di Cosimo, mentre Antonia è in condizioni disperate. E' gravissima, ma respira ancora. Anche lei, come la madre ed il fratello, è stata colpita alla testa – emergerà dalle indagini - con una pietra del peso di 12 chili. Cosimo mentre si trovava nel soggiorno, forse svegliato dalle grida, le due donne mentre stavano riposando. Una scena terribile, Salvatore viene arrestato.

Difeso dall'avvocato Giovanni Santoro, il 58enne racconta di aver aggredito la coniuge, perchè la riteneva troppo autoritaria e aggressiva nei suoi confronti, e i figli. Manca il terzo, Mario, avvertito mentre lavora in Emilia Romagna. Si mette in viaggio, un viaggio che mai avrebbe voluto fare, per tornare a casa. Salvatore ha una storia di disagio psichico, è affetto da una psicosi cronica, spiega il procuratore Gianfranco Scarfò.

A Paupisi regna l'incredulità, il pensiero corre ad Antonia che combatte la sua battaglia per la vita. Migliora, per fortuna, può iniziare un lungo e complesso percorso riabilitativo. Mario, che nel frattempo ha scelto l'avvocato Nicodemo Gentile come suo legale le è al fianco e prega per lei.

La commozione si taglia a fette quando ad Elisa e Cosimo viene tributato l'ultimo saluto. L'inchiesta del pm Chiara Marcaccio prosegue, l'avvocato Santoro preannuncia una richiesta di incidente probatorio perchè vuole che sia il Gip a nominare un perito che valuti le condizioni psichiatriche di Salvatore, chiuso in una cella. Immerso nei suoi pensieri, mentre fuori la vita scorre. Senza Elisa e Cosimo, le vittime di quel maledetto 30 settembre.