E' una storia che ha occupato le cronache ad agosto, quando Davide Cantone, 34 anni, ed Emanuela Somma, 31 anni, di Benevento, erano stati arrestati dalla Mobile. Entrambi per una ipotesi di detenzione illegale di un'arma clandestina e di munizioni, il primo anche per spaccio di stupefacenti.
Per i due, difesi dall'avvocato Michele Ciruolo, è ora stato fissato dal gip Roberto Nuzzo, su richiesta del pm Flavia Felaco, il giudizio immediato. Inizierà, se non ci sarà il ricorso a riti alternativi, il 28 gennaio 2026.
Come si ricorderà, gli agenti erano entrati in azione in un immobile a contrada Epitaffio, dopo aver bloccato un uomo che aveva indicato in Cantone colui che gli avrebbe venduto per 60 euro circa un grammo di cocaina. Nel corso della perquisizone era stata scovata una borsa contenente un fucile a canne mozze privo d’identificazione e oltre 200 munizioni.
Comparsi dinanzi al gip Perrotta per la convalida, avevano rilasciato alcune dichiarazioni spontanee, affermando che quella borsa era stata trovata in un terreno dalla donna, che l'aveva portata nel casolare senza aprirla e senza sapere, dunque, che all'interno ci fossero armi e munizioni
Avevano anche ammesso di far uso di droga, precisando di essersi fermati a contrada Epitaffio per far fare un bagno in piscina ad una bimba. Erano stati rimessi in libertà – lui con l'obbligo di firma- , una condizione che Cantone aveva perso a novembre, quando era finito in carcere per l'incendio di un appartamento e la detenzione di altre armi.
