Quella mattina l'assalto sarebbe dovuto scattare ad Arpaise, lungo la strada che conduce a Roccabascerana. Era lo scorso 3 febbraio, ma il colpo era fallito perchè il furgone portavalori della Cosmopol partito da Avellino aveva cambiato itinerario. E non casualmente. Perchè la variazione di percorso era stata suggerita dagli investigatori che evidentemente tenevano sotto controllo i telefoni di coloro che avrebbero dovuto mettere a segno la rapina. E' il quadro che emerge dall'ordinanza di custodia cautelare eseguita dai carabinieri di Barletta: epilogo di un'indagine della Procura di Trani, che ritiene di aver individuato un gruppo che avrebbe operato tra Campania, Basilicata e Puglia. E' in quest'ultima regione, tra Canosa, Altamura ed Andria, che vivono sette delle dieci persone arrestate.
Le altre tre, invece, sono sannite. Una è di Foglianise: Nicola Cairella, 51 anni, finito in carcere al pari di altri cinque indagati. Abitano a Buonalbergo, dove si trovano ai domiciliari, Luigi Farina, 64 anni, e Antonio Martino, 66 anni. Diverse le accuse prospettate a vario titolo: associazione per delinquere, tentata rapina, ricettazione e riciclaggio. Per Cairella, che sarà interrogato martedì, per rogatoria, dal gip Gelsomina Palmieri, alla presenza del suo difensore, l'avvocato Fernando Scaramozza, le ipotesi di associazione e tentata rapina.
A Farina e Martino, rispettivamente assistiti dagli avvocati Feliciano Salierno e Achille Cocco, viene invece contestata la ricettazione, perchè possessori di un capannone nelle campagne di Buonalbergo, preso in fitto alcuni anni fa da una curatela fallimentare, nel quale erano state rinvenute il 22 febbraio tre auto risultate rubate a Roseto degli Abruzzi e a Bari.
Enzo Spiezia
