Hanno dato la vita per gli altri. Celebrati i Giusti VIDEO

Giornata dedicata alla libertà di stampa con gli studenti del Liceo Rummo

Benevento.  

Due olmi siberiani, resistenti e capaci di adattarsi a qualsiasi ambiente rappresenteranno da oggi due uomini e una donna. I 'giusti' che gli studenti del Liceo Scientifico Rummo di Benevento hanno scelto e deciso di ricordare piantando i due alberi nel giardino della loro scuola.
Sono Giancarlo Siani, ucciso dalla camorra il 23 settembre 1985, e l’armeno-turco Hrant Dink, ucciso il 17 gennaio del 2007.
Due giornalisti che per difendere la libertà sono morti. E l'avvocatessa Fethiye Çetin, da anni impegnata nelle medesime lotte civili di Dink, e che continua a sostenere legalmente la famiglia della vittima, visto che l’azione processuale non si è ancora conclusa.

All'incontro anche un diplomatico protagonista della storia recente. E' Emilio Barbarani, che negli anni Settanta contribuì a salvare numerosi oppositori politici dalla morsa letale della dittatura di Pinochet.
Una cerimonia toccante organizzata dalla giornalista Enza Nunziato, rappresentante per la Campania della Fondazione internazionale Gariwo, presieduta da Gabriele Nissim. «Quest'anno – ha spiegato Nunziato – abbiamo dedicato la giornata alla libertà di stampa».

Ad inaugurare l'appuntamento in collegamento via Skype Gérard Malkassian, docente di filosofia a Parigi, e uno dei promotori dell’appello “Noi facciamo un sogno, insieme” lanciato in occasione del centesimo anniversario del Metz Yeghern con altri intellettuali francesi di origini turche e armene impegnati nel processo di riconciliazione tra Turchia e Armenia.

Alla cerimonia degli alberi e al successivo incontro con gli studenti hanno partecipato il Presidente regionale dell’Ordine dei Giornalisti, Ottavio Lucarelli; il Presidente del Circolo Manfredi, Francesco Del Grosso; la dirigente del Rummo, Teresa Marchese e Gaetano Panella, docente di Filosofia.
Saluti istituzionali affidati al Sottosegretario di Stato al Ministero delle Infrastrutture Umberto Del Basso De Caro.