Tutto il Sannio di Bruciate Napoli, omaggio al film di Loy

Da Formato, che fu il piccolo protagonista del film del '62, alla fotografia di Gianni Luciano

Benevento.  

Sarà presentato domani, alle 11 al Pan di Napoli, il film “Bruciate Napoli”. Il progetto nasce sulla scia del capolavoro di Nanny Loy 'Le quattro giornate di Napoli' del 1962 (a venti anni dalla morte del regista). Firmato alla regia da Arnaldo Delehaye conta sulla fotografia del sannita Gianni Luciano che la firma insieme ad Ettore Zito.

Emozionante anche la partecipazione-testimonianza all'evento di un altro sannita, Domenico Formato, che interpretò, nella pellicola di Loy, la parte del bambino Gennarino Capuozzo. Tanti anche gli attori che prenderanno parte all'evento: Patrizio Rispo, Nunzia Schiano, Adriano Schisano, Corrado Taranto, Maria Rosaria Virgili, Daniele Napoleone, Ernesto Cataldo, Fulvio Pastore, Luca Napolano, Lucianna De Falco, Mariangela Robustelli, Mario Porfito, Massimo Masiello, Renato Carpentieri, Renato De Rienzo, Riccardo Canessa, Sarah Tedesco, Sergio Savastano.
Le riprese per il progetto prenderanno il via a novembre. 

Ancora domani, al Pan, oltre al film sarà presentato il libro “L’onda della libertà. Le Quattro Giornate di Napoli tra storia, letteratura e cinema”, a cura di Ugo Maria Olivieri, Mario Rovinello e Paolo Speranza. Dalla quarta di copertina del lavoro: “Il vento di libertà e coraggio che soffia impetuoso su Napoli nelle Quattro Giornate del settembre del '43, quando per la prima volta in Europa una rivolta di popolo mette in fuga la temutissima Wermacht, torna a scuotere la città e l'Italia quasi vent'anni dopo, quando l'onda del ricordo riemerge dal buio della lunga nuttata di Napoli e si sedimenta nella memoria collettiva attraverso le immagini di un film, diretto da Nanni Loy, acclamato in tutto il mondo.
La parabola dell'evento più glorioso della storia recente della città viene ripercorsa in questo volume in una visione multidisciplinare che unisce storia, letteratura e cinema attraverso ricerche su aspetti finora dimenticati o inediti (il trattamento originale di Pratolini, le polemiche suscitate dal film in Germania) e nuovi schemi interpretativi sul rapporto tra la memoria delle Quattro Giornate e della Resistenza e l'evoluzione politica e sociale di Napoli e del Paese”.

 

Mariateresa De Lucia