C'è la personale dell'artista sannita Ines De Leucio

L'esposizione si inaugura questo pomeriggio, alle 18.30 al Palazzo Ducale di Chianche

c e la personale dell artista sannita ines de leucio
Benevento.  

Si inaugura questo pomeriggio, alle 18.30 al Palazzo Ducale di Chianche (Av), la personale di pittura dell'artista sannita Ines De Leucio.

L’evento, dal titolo “Percorsi di umanità. Il sogno di Ida” sarà occasione per ammirare i lavori della pittrice, ceramista e scultrice che ha il sapore di una moderna Artemisia Gentileschi, per il carattere, la forza di donna e il potere creativo.

L’antico maniero di Chianche si trasformerà per tre settimane in un atelier-casa d’artista che accoglierà le opere più significative del percorso artistico di Ines De Leucio, dal liceo artistico all’accademia partenopea, al periodo perugino della lavorazione della ceramica nel laboratorio del maestro Edgardo Abbozzo, all’esperienza di Adelaide e Darwin con lo sciamanesimo aborigeno. Una occasione rara per osservare i dipinti in mostra.
“Battaglia di Falluja” del 2004, realizzato con smalti industriali e tecniche miste, «nel vecchio atelier di famiglia in campagna, dove l’opera è stata custodita finora, ospitai il maestro Gallo e Anna Astrella, tra i pochi a vederla e commentarla», Totalità dell’essenza, esposta solo all’Accademia delle Belle Arti durante il corso di pittura, è un omaggio ad Alberto Burri «perché, in quel periodo, il maestro stava molto male, ed è uno specchio riflesso dove tutto entra e tutto esce, come i segni della vita».

Campo di concentramento, «è l’opera più esposta in assoluto, nel museo di Altavilla Irpina, al Tornatore Art Gallery a Roma, alle Giubbe Rosse di Firenze, alla Galleria Mentana di Firenze, alla Fiera Internazionale di Innsbruck, all’Art Expo di New York con artisti provenienti da tutto il mondo, in Francia al Festival du Mond a Cannes nel padiglione del cinema sotto la direzione di Marina Picasso, al Forum Universale delle Culture promosso dal Comune di Napoli con l’associazione “Fabrizio Romano”. La tela, presente nel manifesto della personale, è dedicata al cugino di mio nonno morto nei campi di concentramento. Giusto per ricordare cosa produce la guerra nelle vite di tutti».