Osservazioni in merito al Rendiconto di Gestione Anno 2016

Interviene il Gruppo di Opposizione Feleppa per Paduli

"Non siamo qui a chiedere i motivi del perché di tale ritardo, attesa la natura oltremodo prevedibile e banale dei consueti e sempre reiterati apparenti chiarimenti."

Paduli.  

 

Il Gruppo di Opposizione Feleppa per Paduli pone all’attenzione una situazione che, secondo gli scriventi, si rivela preoccupante sia sotto il profilo tecnico che gestionale.

 

L’esame dei risultati emergenti dal Consuntivo 2016 rende evidente la totale difficoltà, e a volte, l’incapacità nell’attività amministrativa di gestione dell’Ente Comune.

La ritardata approvazione del rendiconto di Gestione 2016 rispetto al termine ultimo del 30 Aprile 2017 costituisce già di per se chiaro sintomo di criticità e di difficoltà laddove si consideri che il rendiconto della gestione rappresenta un momento essenziale del processo di pianificazione e di controllo sul quale si articola l’intera gestione dell’Ente.

Non siamo qui a chiedere i motivi del perché di tale ritardo, attesa la natura oltremodo prevedibile e banale dei consueti e sempre reiterati apparenti chiarimenti.

Appare sin troppo agevole argomentare circa l’analogia di tali motivazioni rispetto a quelle che venivano formulate in un recente passato allorquando ed ancorché i ritardi per l’approvazione dello strumento contabile erano notevolmente inferiori rispetto al presente ma ciò nonostante le stesse identiche motivazioni venivano, al tempo, fatte oggetto di aspre e dure contestazioni da parte di chi allora contrariamente ad oggi indossava la veste di opposizione.

Ad ogni buon conto e tornando al merito della questione, l’attuale situazione finanziaria del Comune di Paduli, conseguenza diretta della cattiva gestione degli organi politico-amministrativi, desta notevole preoccupazione e di tanto ne è prova il consuntivo che oggi la maggioranza propone di approvare.

Non ci si può esimere dal notare, sulla scorta delle cifre e dell’andamento della situazione generale, come, secondo l’opinione degli scriventi, l’ente rasenti lo stato di dissesto finanziario e tanto emerge nonostante i tentativi di malcelati artifizi contabili tesi a celare la malagestio posta in essere durante l’esercizio finanziario in corso.

Orbene, su dieci parametri obiettivi per i Comuni, indicativi  per l’accertamento della condizione di ente strutturalmente deficitario, l’ente dichiara che tutti e dieci i parametri sono positivi (in tal caso sarebbe l’unico Comune in Italia); invitiamo pertanto a rivedere i calcoli dei parametri alcuni dei quali risulterebbero negativi contrariamente a quanto si vuol fare apparire con una conseguente situazione prossima a quella di Ente Strutturalmente Deficitario.

Il prospetto, pubblicato sul sito internet dell’Ente, sottoscritto dal Sindaco, dal Responsabile del Settore Finanziario e dal Revisore dei Conti, secondo gli scriventi, è inesatto con risultati erronei.

Uno dei parametri di maggiore evidenza riguarda l’esistenza al 31/12/2016 dell’anticipazione di tesoreria non rimborsata non superiore al 5% rispetto alle entrate correnti con conseguente dichiarazione di avvenuto rispetto del parametro di legge; la realtà è del tutto diversa e di segno contrario visto che, come ben evidente all’interno del quadro generale riassuntivo, l’ente ha una deficitarietà di cassa di gran lunga superiore a detto parametro massimo.

Analizzando, inoltre, i vari atti, si nota come l’esercizio finanziario 2016 si sia chiuso con un avanzo di amministrazione di € 125.006,23 ma che detratto il FCDE ammontante ad € 505.021,23, con un totale di parte disponibile, quindi, pari ad - € 380.015,00 e non anche – € 108.597,67, come invece artatamente ed artificiosamente riportato. Per l’effetto, la quota da ripianare nei tre anni successivi ammonta ad euro 380.015,00 e non ad euro 108.597,67.

Inoltre non si riesce a comprendere quale principio contabile autorizzi l’amministrazione a decurtare l’importo di euro 271.417,33, in quanto il disavanzo tecnico richiamato dall’organo di gestione è già coperto in rate costanti per 30 anni consecutivi che confluiscono nell’avanzo di amministrazione, in quanto per legge non impegnabili.

Il Sindaco continua a parlare di disavanzo tecnico dovuto a debiti derivanti da precedenti gestioni.

A dimostrazione del contrario è da rilevare che il bilancio consuntivo del 2014 (Approvato dal Commissario) si chiuse con un avanzo di amministrazione di 227.000 euro circa  per cui non vi è traccia di presunti debiti dietro i quali continua a trincerarsi il Sindaco con l'attuale maggioranza.

Rimane il fatto che il consuntivo 2017 si chiude con un disavanzo tecnico di 108.000 euro (ne parla anche il Revisore nel parere comunque favorevole al bilancio) dovuto, secondo la mia opinione e del gruppo di opposizione che rappresento, ad una erronea gestione amministrativa (ribadisco nel corso dell'esercizio finanziario 2016) e all'incapacità di incassare i tributi (tra l'altro aumentati costantemente dall'Amministrazione Vessichelli)

Alla luce di tutto quanto sopra argomentato, questo gruppo di opposizione si riserva di inviare per i dovuti accertamenti di legittimità e regolarità contabile amministrativa gli atti de quibus alla competente Corte dei Conti, affinché in caso di riscontrate anomalie o discrasie rispetto alle norme contabili, dovrà avviare tutte le procedure del caso nei confronti di chi, eventualmente, ha alterato la reale situazione amministrativa, contabile, gestionale e finanziaria dell’Ente. La nota è a firma di  Alessandro De Lucia Capogruppo Opposizione Feleppa Per Paduli.

Redazione Bn