"E’ sempre l’8 Marzo. Stefania Formicola per non …dimenticare"

Ieri ad Apice l'incontro organizzato da #AvantiDonne

foto gentilmente concesse da Christopher Laterza

Apice.  

Si è svolta ieri ad Apice, presso la Sala Teatro adiacente la Chiesa Madre, l'incontro sul tema “E’ sempre l’8 Marzo. Stefania Formicola per non …dimenticare”. Il dibattito, moderato da Maria Antonietta Romano, consigliere comunale e referente #AvantiDonne Apice, ha visto la partecipazione di numerosi ospiti, tra gli altri: don Ezio Rotondi, parroco di Apice; Adriana Esposito, Madre di Stefania Formicola; Sofia Cozzi, psicologa di #AvantiDonne. I lavori sono stati conclusi a Vittoria Principe, coordinatrice della rete, impegnata soprattutto nella diffusione della Cultura del Rispetto.

Totccante il racconto di Adriana Esposito che ha ripercorso la triste vicenda della figlia Stefania, che ha rimarcato l'importanza di denunciare le eventuali violenze immediatamente: “Invito le donne a chiedere aiuto e avranno salva la vita”.

A seguire è stato proiettato il video di tre lettere “testamento” di donne vittime di violenze. A seguire gli interventi del parroco, don Ezio Rotondi e della psicologa Cozzi che ha spiegato come “le violenze abbiano ripercussioni non solo sulle donne ma ricadono anche sulle famiglie”.

Pari opportunità, carenze da parte delle Istituzioni e la necessità di fare rete per le associazioni sono stati invece gli argomenti trattati da Vittoria Principe che ha anche messo in guardia le donne vittime di violenza: “Non andate mai all'ultimo appuntamento fissato con l'ex dietro la richeista di un fantomatico chiarimento. Non andate sole aprendo il cuore a quell'orco che vi ha rese vittime".

Poi l'invito all'educazione e alla conoscenza: “Partire dalla scuola, dalle parrocchie e insegnare che non esiste differenza tra generi. La violenza di genere si combatte con la cultura”. Principe ha poi ricordato alla donne l'esistenza di aiuti economici, anche dalla Regione, per far trovare la forza alle donne di andare via da casa, di allontanarsi dal partner violento senza avere problemi logistici o di sostentamento. “Ci sono ancora battaglie da fare – ha concluso Vittoria Principe - senza colore politico unendo le forze, conoscendo e facendo conoscere”.