Taburno: perché non farne una centrale del turismo?

La proposta di Di Cerbo, candidato alle Regionali

Frasso Telesino.  

Dare vita ad un distretto turistico montano del Taburno. A lanciare la proposta è il candidato sannita alle prossime elezioni regionali, Giorgio Di Cerbo. L'esponente politico frassese, sceso in campo con la lista 'Vittime della Giustizia e del Fisco', prende spunto da quanto attuato in queste ultime ore in terra abruzzese per attirare l'attenzione su una proposta interessante da attuare anche in territorio sannita.
«Nella giornata odierna - spiega Di Cerbo – a L’Aquila è programmata una conferenza di servizi che mira a dare una svolta alla costituzione del distretto turistico del Gran Sasso. Tra i soggetti coinvolti c'è anche il Parco nazionale Gran Sasso e Monti della Laga, rappresentato dal presidente Arturo Diaconale, che è anche l'ispiratore della lista 'Vittime della Giustizia e del Fisco'. A questo Distretto - illustra il candidato alle regionali del prossimo 31 maggio - hanno già aderito sessanta Comuni, sparsi sulle province de L'Aquila, Teramo e Pescara. E sarà questo il primo Distretto turistico montano d'Italia, considerato che fino allo scorso anno tali organismi erano una prerogativa delle zone costiere. Una recente modifica della normativa ne ha reso possibile l’istituzione anche nelle aree interne. Parliamo di una struttura importante, un soggetto giuridico misto, composto da enti pubblici e imprese private che collaborano per pubblicizzare e valorizzare un territorio e favorirne lo sviluppo. Mediante l’adozione di contratti di rete e l’accesso a varie forme di agevolazione, tra cui sgravi fiscali, i distretti puntano a creare reti di relazioni nella consapevolezza che, per rilanciare un’offerta turistica sia necessario “fare sistema”. E questi distretti hanno a disposizione anche canali di finanziamento, risorse di grande importanza per lo sviluppo di un territorio rurale e montano, qual'é, appunto, l'area su cui insiste il Parco naturale regionale del Taburno. Un'area che si estende su oltre dodicimila ettari e che interessa ben quattordici realtà comunali, tra il versante telesino e quello caudino: Bonea, Bucciano, Cautano, Foglianise, Frasso Telesino, Melizzano, Moiano, Montesarchio, Paupisi, Sant'Agata dei Goti, Solopaca, Tocco Caudio, Torrecuso e Vitulano. Il Parco, con le sue pregevoli risorse naturali e paesaggistiche, è abitato da circa 25.000 sanniti. Parliamo di un territorio di notevole interesse storico, culturale e di forte tradizioni, che può fare del suo aspetto montano un grande motore per lo sviluppo futuro. Per quel che mi riguarda - conclude Di Cerbo - mi impegnerò a portare avanti questa ambiziosa proposta, chiedendo da subito il sostegno dei vertici del nostro neonato movimento politico e spronando l'attivismo del futuro governo regionale».

Redazione