Comitato San Bartolomeo: "Noi i rifiuti non li vogliamo"

"No a un Impianto per il trattamento dei rifiuti speciali"

San Bartolomeo in Galdo.  

No alla città invasa da rifiuti. Così Il Comitato Civico di San Bartolomeo in Galdo, che di fronte all'ipotesi che il centro fortorino venga scelto come sede di un Impianto per il trattamento dei rifiuti speciali, scende in campo con una raccolta firme. Il presidente Angelo De Conno infatti spiega: ": “ Il Comitato Civico di S.Bartolomeo unitamente a volontari e esponenti dell’opposizione consiliare, ha raccolto oltre 1200 firme in merito all’ipotesi della realizzazione di un Impianto per il Trattamento di Rifiuti Speciali, fino ad oggi autorizzato solo con deliberazione di giunta comunale, e contro cui il comitato che rappresento si è apertamente schierato contro. La raccolta firme, allo scopo di sensibilizzare la pubblica opinione ad ottenere chiarimenti tesi a tranquillizzare e prevenire la possibilità di vedere San Bartolomeo invasa da rifiuti, è tutt’ora i corso. L’opposizione consiliare alla luce di ciò ha chiesto la convocazione di un consiglio comunale aperto e d’urgenza, per portare a conoscenza della maggioranza che una parte di cittadini non è favorevole al rilascio di autorizzazioni per la realizzazione dell’Impianto di cui innanzi. Lo scrivente presidente del comitato porta a conoscenza che alcuni avvocati del posto si sono offerti per espletare gratis un’azione legale o un ricorso al Tar, per tentare di evitare che non si ripeta l’esperienza della discarica Serra Pastore.La discarica è servita a fronteggiare parte dell’emergenza rifiuti in Campania, trasformando un territorio a forte vocazione agricola e turismo ambientale, in pattumiera del napoletano, con gravi conseguenze per la salute pubblica, per le falde freatiche e per l’intero ecosistema. Per queste ragioni il nostro no ad ulteriori impianti per smaltire rifiuti. Le firme saranno il veicolo per trasmettere agli enti sovracomunali di controllo la volontà dei cittadini che ritengono di aver già dato molto alle emergenze altrui, e a discapito della territorio e della salute, quest’ultima già fortemente penalizzata dall’incidenza tumorale che potrebbe ascriversi a fattori di probabile inquinamento ambientali. Il comitato adotterà ogni mezzo per evitare un eventuale ulteriore scempio ecologico”.