Il Coronavirus non ferma le lezioni al Telesi@ con WhatsApp

Aule chiuse ma "classi" on-line per non bloccare la didattica

il coronavirus non ferma le lezioni al telesi con whatsapp
Telese Terme.  

"Ad una settimana dalla chiusura delle scuole di molte regioni del Nord per il pericolo contagio, vista l'emergenza Coronavirus, dopo il primo caso positivo a Guardia Sanframondi, in provincia di Benevento, l'Istituto Telesi@, di Telese Terme, grazie alla dirigente Domenica Di Sorbo, non ferma le sue attività didattiche, coinvolgendo gli studenti in lezioni on-line da casa, grazie all'ausilio dell'applicazione WhatsApp.

Con ordinanza n.15 della Citta' di Telese Terme, che ha per oggetto "Misure di prevenzione e gestione dell'emergenza epidemiologica da Covid-19", a seguito della comunicazione della Regione Campania, pervenuta a mezzo mail in data 28.02.2020, mediante la quale, la Sala Operativa della Protezione Civile Regionale conferma "l'esistenza di un caso accertato nel Comune di Guardia Sanframondi", ordina la sospensione, tra le altre misure, dei servizi educativi dell'infanzia e delle Scuole di ogni ordine e grado nonche' la frequenza delle attivita' scolastiche per i Comuni Guardia Sanframondi, Telese Terme e San Salvatore Telesino, luoghi frequentati dal primo contagiato del Sannio di ritorno da Milano.

"Le attivita' didattiche sono sospese – ha detto la dirigente Di Sorbo - ma siamo educatori e così ci dobbiamo impegnare per non lasciare soli i nostri studenti con tutti i mezzi che abbiamo, anche utilizzando WhatsApp, organizzeremo classi virtuali, con gli stessi orari scolastici. Il virus non ferma il Telesi@, non restiamo isolati, possiamo trasformare questo momento critico in opportunita'. In parte sono pratiche e tecnologie già diffuse nell’Istituto solitamente per dare comunicazioni, ma ora è l’occasione giusta per dare spazio a nuove idee. Teniamo i ragazzi vicini alla scuola, anche se è chiusa. Vogliamo garantire un servizio pubblico essenziale ai nostri studenti".

Una scelta che in Cina e nel Nord Italia attualmente, riguarda milioni di studenti. Software di video conferenza, registri digitali, applicazioni di condivisione per i compiti: c’è un mix vincente di innovazione, in questa scelta.