Apice. La Regione boccia i due progetti per il Castello

Respinte le proposte del museo e del festival "Street Art"

Apice.  

La Regione Campania boccia i due progetti presentati dal comune di Apice riguardanti museo e festival musicale all’interno del Castello dell’Ettore (decreto dirigenziale numero 11 del 15 giugno 2015 e determina numero 30 del 12 giugno). «Un museo per la Campania - il Castello dell'Ettore di Apice, escluso in quanto la percentuale dei lavori è inferiore al 30% del contributo regionale, art 1-1.1 -a». si legge nel decreto. Le due proposte sono state infatti redatte e presentate il 23 marzo scorso, seguite e curate dall’assessorato al Turismo, di cui è responsabile il consigliere e assessore di maggioranza Filippo Iebba.    

E fu proprio l’assessore al Turismo Filippo Iebba, mesi fa, a spiegare le due proposte: “Si tratta della misura 1.9 del Por Campania Fesr 2007-2013. Ci sono ancora 7milioni di euro che dovranno essere erogati nelle cinque province della Regione. Quindi il confronto sarà notevole. L’importo massimo di un finanziamento è di 250mila euro. Come assessore farò sì che l’Ente possa partecipare entro il 23 marzo. Presenteremo un progetto per la creazione di un museo-multimediale, con cartellonistica e quant’altro e un altro progetto per un festival musicale, incentrato sul diverso confronto tra le culture nel mondo, quindi sarà prevalentemente di musica etnica. La Regione Campania è obbligata a dare questi soldi, anche nel breve tempo possibile. Durante i lavori al Castello sono poi emersi dei reperti archeologici, vasi e monete, che ora sono custoditi presso la Soprintendenza, e che aspettano di ritornare qui da noi nel momento in cui le strutture saranno pronte».

E sempre per quanto il Castello dell’Ettore, dove proseguono i lavori di installazione degli infissi, si aspetta che la Regione Campania paghi la ditta Ingg. Penzi, che ha anticipato fin ora circa 1milione e 100mila euro. E' una fase delicata per i lavori al Borgo antico, dove è alto il rischio di interruzione del cantiere. 

Michele Intorcia