Comitato Scuole aperte di Airola scrive al Prefetto e ai vertici regionali

L'appello rinnovato all'amministrazione affinchè si conoscano i dettagli del piano per abbattimento

comitato scuole aperte di airola scrive al prefetto e ai vertici regionali
Airola.  

Il Comitato Scuole Aperte di Airola scrive al prefetto di Benevento, Carlo Torlontano e ai vertici regionali di Scuola e difensore civico per tenere accesi i riflettori sulla vicenda dell'abbattimento e ricostruzione dell'Istituto comprensivo Vanvitelli. Con una nota a firma del segretario, il comitato torna a chiedere certezze sul futuro degli studenti “anche dopo la richiesta di chiarimenti arrivata dal Difensore Civico Campania intervenuto lo scorso 2/8 aprile”. Al centro della missiva la richiesta di chiarimenti in merito alle palestre delle scuole dell’obbligo. In pratica il comitato chiede di conoscere “le procedure di ricollocazione ancora a tutt’oggi non comunicate dall'amministrazione. Restiamo ancora in attesa di conoscere il piano di ricollocazione di alunni, docenti e personale Ata, ma, soprattutto, chiediamo che vengano garantite strutture idonee, che vengano proseguiti i percorsi educativi e formativi, fino ad oggi, svolti anche a mezzo dei laboratori e della palestra. Chiediamo che la vita di intere famiglie e dei nostri ragazzi non venga stravolta da doppi turni”.

Tutte le decisioni che l'amministrazione prenderà “dovranno essere condivise dalla dirigenza scolastica. La Scuola Pubblica è e deve restare un luogo di formazione sicuro, contribuendo, in maniera determinante, alla crescita fisica, culturale e psicologica dei cittadini di domani. Nessuna Comunità può crescere laddove, per tutti, il ruolo dell’istruzione non sia centrale e non sia pienamente tutelato e garantito. Il nostro Comitato – scrive Borriello - si è costituito perché crediamo nello Stato di diritto, per contribuire al rispetto delle norme e allo svolgimento delle lezioni scolastiche uguali per tutti. Non è nostra intenzione continuare con prove muscolari (ricorsi al TAR) ma, al contempo, non intendiamo veder calpestati i diritti all’istruzione e alla salute (complessivamente intesa, anche in termini psicofisici) dei nostri figli, per cui continueremo a monitorare la situazione sempre nel rispetto della legge e delle normative vigenti”.