La grande fuga dal Sannio: aumentano solo gli stranieri

In sei anni oltre 10mila cittadini in meno, solo gli stranieri frenano (in parte) lo spopolamento

Benevento.  

La popolazione cala sempre di più, nel Sannio, e se non fosse per gli stranieri il processo di spopolamento viaggerebbe a ritmi vertiginosi.
E' quanto trapela dai bilanci demografici dell'Istat divulgati negli ultimi giorni.
Il calo demografico non è una novità per il Sannio, diversi gli approfondimenti che anche Ottopagine ha dedicato al tema negli ultimi mesi, ma i dati sembrano assumere report dopo report contorni sempre più drammatici.
Se nel 2012 la popolazione residente era al di sopra delle 285mila unità, ad oggi si è scesi al di sotto delle 280mila, e si continua a scendere: al primo gennaio del 2018, ad esempio si era arrivati a 279127 residenti, la fascia più consistente di questi al di sopra dei 45 anni. Ma già nei primi mesi del 2018 si è assistito ad un'erosione importante di popolazione: dai 279127 del 1 gennaio al 278875 del 31 gennaio, fino alle 278415 di fine aprile: in soli 4 mesi 500 persone in meno.
Il saldo naturale è impietoso: si viaggia al ritmo di circa 140 bambini nati ogni mesi, ma per contro i morti sono sempre superiori ai 300. Non va meglio per il saldo migratorio, quasi sempre in negativo tra nuovi arrivi nel Sannio e addii.
Calano gli abitanti nel Fortore: San Bartolomeo in Galdo scende da 4730 a 4700 abitanti, Fragneto da 1831 a 1816, Foiano da oltre 1400 a 1390...tutto questo in soli 4 mesi, e la cattiva notizia è che anche i tradizionali baluardi, quelli che tenevano botta guadagnando abitanti dalle province limitrofe o tenendo il saldo naturale quasi in pari iniziano a perdere terreno, come i paesi della Valle Caudina: Montesarchio ad esempio è sceso nuovamente sotto i 13500 abitanti, dopo averli superati negli anni scorsi.
Solo gli stranieri pongono un argine allo spopolamento devastante di cui è vittima il Sannio: erano 8mila i residenti nel 2017, sono oltre 10mila al primo gennaio del 2018, mentre nel 2012 erano solo 5mila.
Senza questo afflusso ad oggi ci sarebbe stata in soli sei anni una emorragia di circa 13mila cittadini, come se in sei anni il paese più popoloso della provincia fosse stato cancellato.

                                                                                                                                                                                                                   Cristiano Vella