Fondi a tutti comuni zona rossa: De Caro tra firmatari

Anche il deputato sannita tra i firmatari dell'emendamento che garantisce fondi a zone rosse

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Un apposito emendamento per riequilibrare i livelli di tutele e sostegno a tutte le aree d'Italia provate duramente dalla pandemia...

Benevento.  

Sarà presentato un emendamento al decreto Rilancio per garantire fondi "a tutti" i Comuni nelle zone rosse colpiti dall'emergenza Coronavirus per una questione di "equità".

Lo ha assicurato ai suoi il premier Giuseppe Conte, dopo le polemiche per l'esclusione di alcuni comuni. La modifica è stata messa a punto dai deputati Federico Conte (Leu), Umberto del Basso de Caro (Pd), Vito De Filippo (Iv) e Nico Stumpo (Leu)."

La proposta è pronta", hanno dichiarato i parlamentari. "I Comuni che sono stati zona rossa hanno tutti pari dignità. Non possono essere fatte discriminazioni. Va ripristinata la prima formulazione del Decreto che all'articolo 112 riconosceva a tutti i comuni italiani dichiarati zona rossa per 30 giorni di accedere al riparto dello stanziamento di fondi per 200 mln".

Numerose erano arrivate le proteste contro la decisione di "correggere" la mappa delle zone rosse per il contagio da Covid.

Così il deputato dem Piero De Luca, capogruppo in commissione Politiche Ue alla Camera:

"È stato un errore escludere alcune zone rosse dalla possibilità di accedere al Fondo dedicato alle zone maggiormente colpite dall'emergenza coronavirus, tra cui, in Campania, alcuni territori del Vallo di Diano e l'area di Ariano Irpino. In sede di conversione del decreto Rilancio, va assolutamente riformulato l'articolo 112 così da riconoscere a tutti i comuni italiani dichiarati zona rossa di accedere al riparto dello stanziamento di fondi per 200 milioni di euro. Un apposito emendamento per riequilibrare i livelli di tutele e sostegno a tutte le aree d'Italia provate duramente dalla pandemia, così da non abbandonare nessun territorio del Paese. Sono convinto riusciremo a trovare un'ampia condivisione politica di questa esigenza di modifica in Parlamento".