Liberarsi dal napolicentrismo, l'analisi di Sguera

Tre soluzioni e l'apertura ad un dibattito politico

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Benevento.  

“Molti beneventani (come me) sperano che il Sannio possa un giorno liberarsi dal “Napolicentrismo” regionale ed avere in qualche modo maggiore considerazione dalla Regione alla quale siamo aggregati. Dal mio punto di vista, le soluzioni potrebbero essere tre, ma una sola quella concretamente perseguibile”. Così il consigliere comunale di Benevento, Vincenzo Sguera (Patto Civico) apre un dibattito sulla possibilità di tutelare maggiormente il nostro territorio rispetto all’egemonia di Napoli (e non solo) all’Interno della Regione Campania che auspica il distacco della provincia di Benevento dalla regione Campania ed il passaggio ad altra regione.

“Il procedimento – spiega l'avvocato Sguera - è quello previsto dall’art.132, comma 2, della Costituzione e richiede, tra l’altro, l’approvazione della iniziativa con un referendum da approvarsi da parte della maggioranza delle popolazioni della provincia e dei Comuni interessati, nonché il parere dei Consigli regionali interessati. Tale procedimento appare, di fatto , di difficile realizzazione, stante tra l’altro la prevedibile ostilità dei Consigli regionali (soprattutto del Molise). Peraltro – ricorda il consigliere comunale, un tentativo analogo è già stato fatto e bocciato anni fa (Molisannio)”.

Altra soluzione sarebbe l'aumento del numero dei seggi regionali (Modifica dello Statuto): “Tale soluzione tuttavia non garantirebbe con certezza l’aumento della rappresentanza politica della nostra provincia”.

Poi c'è la terza opzione, ovvero la modifica della disciplina elettorale per l’elezione dei consiglieri regionali della Campania. “L’attuale legge elettorale regionale (l. r. n. 4/2009) prevede un sistema proporzionale “corretto” (premio di maggioranza) con circoscrizioni provinciali.

Si potrebbe pensare – ipotizza Sguera - ad una modifica del meccanismo di elezione dei Consiglieri attraverso l’introduzione di un sistema maggioritario con collegi uninominali e abolizione delle circoscrizioni provinciali.

La modifica dovrebbe comportare una trasformazione della rappresentanza politica, che non sarebbe legata più ai territori (le singole province), ma essenzialmente alla collocazione politica dei rappresentanti.

A mio avviso – conclude il consigliere comunale -, in disparte l’utopia di poterci staccare dalla Regione Campania ed aggregarci ad altra Regione, solo con la modifica della legge elettorale potremmo ottenere - in tempi più rapidi - una differente rappresentanza in seno al consiglio regionale con conseguente speranza di vedere maggiormente tutelato il nostro territorio.

Sarei pronto ad ascoltare qualsivoglia ulteriore iniziativa in merito a tale questione, auspicando una concreta e fattiva progettazione per poter uscire dall’impasse che attualmente comprime ingiustamente la nostra realtà!”.