M5S Benevento "per il referendum – 4 sì per il lavoro" con Fico, Pd e Cgil

Giovedì 22 maggio il convegno nella sala del Museo del Sannio

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Benevento.  

“Ci sono momenti in cui la politica torna alla sua essenza più vera: quella di essere voce delle persone, strumento di giustizia, argine alla precarietà”. Così il Movimento 5 Stelle di Benevento che per giovedì 22 maggio, alle 18:30, presso la Sala del Museo del Sannio, chiama a raccolta tutte le cittadine e i cittadini per l’evento pubblico “Per il referendum – 4 sì per il lavoro”.
Sarà una serata di confronto, passione civile e partecipazione, in cui donne e uomini delle istituzioni, della politica e del sindacato si alterneranno per spiegare con chiarezza perché dire SÌ a un lavoro dignitoso, stabile e sicuro.
A moderare i lavori sarà Gabriele Iarusso, vicesindaco di Circello. Dopo I saluti di Sabrina Ricciardi, Coordinatrice Provinciale del M5S di Benevento, interverranno: Enrica Alifano – Membro della Camera dei Deputato M5S – XIX Legislatura; Rosa Razzano – Presidente Provinciale di Benevento del PD; Luciano Valle – Segretario Generale della CGIL Benevento; Andrea De Simone – Responsabile organizzazione di Sinistra Italiana e Roberto Fico, già Presidente della Camera dei Deputati e presidente del Comitato di Garanzia del M5S.
“Come rappresentante del Gruppo Territoriale del M5S di Benevento – spiega Giovanni Romano - , rivolgo un invito accorato a tutta la cittadinanza: partecipate! Non è una semplice iniziativa politica. È una chiamata alla consapevolezza, alla responsabilità, alla difesa dei diritti calpestati. I referendum dell’8 e 9 giugno rappresentano l’opportunità concreta di cambiare leggi che hanno alimentato insicurezza, sfruttamento e impunità nei luoghi di lavoro.
Dire 4 volte SÌ significa scegliere di stare dalla parte dei lavoratori, delle famiglie, dei giovani che chiedono una prospettiva, non più promesse. Benevento non può restare a guardare. Chi crede in un’Italia più giusta – conclude Romano -, in un Mezzogiorno che non arretra, deve esserci. Perché un lavoro stabile non è un privilegio, è un diritto. E noi siamo chiamati a difenderlo”.