Ferrovia Valle Caudina ancora ferma: protestano cittadini e amministratori

"Avevano annunciato riapertura a luglio 2025, ora si parla del 2027: si assumano responsabilità"

ferrovia valle caudina ancora ferma protestano cittadini e amministratori
Arpaia.  

Riapertura a luglio 2025”. Ultima di tante date comunicate per la ripartenza dei treni della Benevento Cancello, o Ferrovia Valle Caudina, ferma per lavori dal 2020. Ma anche in questo caso la previsione si è rivelata fallace, i treni non passano, e cittadini e amministratori si sono riuniti alla stazione di Arpaia per manifestare.
Lavori più complessi, si è detto, furti, difficoltà di interfacciare i sistemi di Hitachi, che sta eseguendo i lavori sulla tratta Benevento – Cancello e quelli di Rfi, che gestisce la linea da Cancello a Napoli: di fatto la linea resterà chiusa almeno fino a inizio 2027.


“Ritardi inaccettabili – dice Pasquale Fucci, sindaco di Arpaia e presidente della Città Caudina – anche perché c'è stata una presa in giro da parte dei responsabili Eav, che hanno annunciato più volte date di riapertura mai rispettati. Ci hanno parlato di problemi di interfaccia tra sistemi, ma non so che dire perché vengono addette sempre nuove scuse e la situazione ormai è fuori controllo”.


Le comunità restano isolate e solo con l'Appia a fare da collegamento con Napoli, collegamento ultracongestionato e saturo, con un pendolare che racconta: “Ogni giorno vado con l'auto a Cancello per prendere , sull'Appia bisogna passare diversi ingorghi, e come se non bastasse ora bisogna fare i conti pure con le multe perché in quel paese hanno riempito il centro di strisce bianche con limite a sessanta minuti e le poche strisce blu presenti vengono occupate”.


Anche gli amministratori della Val di Suessuola protestano, come l'assessore ai trasporti del Comune di Santa Maria a Vico Affinita che spiega: “Dovremmo anche chiedere scusa ai nostri concittadini di Val di Suessola e Valle Caudina, perché abbiamo fornita date che poi non si sono rivelate veritiere. Io sono mortificato sia come amministratore che come cittadino. La realtà è che Eav dovrebbe assumersi le proprie responsabilità: i dirigenti non si sono rivelati all'altezza”.

Presenti il sindaco di Forchia, Gerardo Perna Petrone e il sindaco di Moiano Buonanno. 


E negli anni poi sono nati comitati, come quello per la ripresa della circolazione dei treni presieduto da Antonio Testa: “Sono 1936 giorni con oggi che non circolano treni, e ci hanno fornito tante date, mai rispettate. Chi ha preso responsabilità di fornire queste date deve assumersi responsabilità.
Stanno decretando la morte dei territori: percorrere l'Appia al mattino equivale a trovarsi in ingorghi, andare incontro a buche, autovelox e nessun servizio, coi bus sostitutivi che spesso non partono...e ovviamente chi va a lavorare e studiare a Napoli non può permettersi questo stato di incertezza”.


O come il comitato pendolari disagiati, guidato da Augusto Genovese: “Il treno non c'è, la speranza di riapertura ormai neanche: noi come comitato chiediamo le dimissioni del presidente Eav Umberto De Gregorio perché viaggiare così è un'Odissea”.