LE PAGELLE. Insigne spacca a metà la partita

Coda, solita prestazione ricca di slanci e 21° gol stagionale. Bravo Caldirola

Benevento.  

Vittoria che vale una finale. Ma che fatica. Che il Cittadella fosse così rognoso si sapeva, anche se sembrava che le forze cominciassero pian piano a lasciarlo. L'inizio della strega era stato confortante, ma trovato il gol in maniera fortuita e su una punizione che non era sembrata tale, per il Cittadella si era messa proprio come aveva sperato. Grande densità indietro e linee di passaggio intasate. Il Benevento ha a lungo cozzato contro quel muro, intestardendosi in lunghi passaggi che non hanno prodotto granchè. Poi il destino ha voluto che proprio su un cross ancora una volta forzato (di Buonaiuto) Insigne trovasse furbescamente il pallone da sbattere dentro: quando si dice la “cazzimma”. Da quel momento è cambiato tutto. Perchè il Cittadella ha perso le sue certezze e il Benevento ha ritrovato gli spazi che gli servivano. E con essi la vittoria.

Ecco le pagelle.

Montipò 6,5 – Nessuna colpa sul gol, se la cava sempre bene sulle (poche) conclusioni del Cittadella.

Maggio 6 – Prova a spingere come ai vecchi tempi, ma mette troppi traversoni lunghi e a parabola, che sono facile preda dei difensori veneti. 

Volta 6,5 – Il cliente al centro dell'attacco del Cittadella è un certo Moncini (12 gol in 14 partite). Soffre un tantino in avvio, poi gli mette il bavaglio senza concedergli nulla.

Caldirola 7 – Fa un intervento chirurgico con la punta del piede sinistro su Finotto che vale un gol. Difende come sempre con tecnica e decisione. Non rischia niente.

Letizia 6 – Anche lui come Maggio non è preciso. Non ha superato il momento di difficoltà, ma solo continuando a giocare può farlo.

Tello 6,5 – Una partita di grande sacrificio, rincorre tutti, conquista tanti palloni, paga un po' in precisione. Ma è una prova positiva.

Viola 6,5 – Anche il regista giallorosso sbaglia troppi palloni. Il vantaggio ha permesso al Cittadella di fare una partita difensiva e di chiudere tutte le linee di passaggio. Dunque non era affatto semplice trovare i palloni giusti.

Bandinelli 6,5 – Gioca una buona partita, con buoni slanci e coprendo bene il campo. Bucchi lo toglie per aumentare la spinta offensiva alla ricerca del pareggio.

Ricci 6 - Gioca a corrente alternata. Si accende improvvisamente, così come per lunghi tratti scompare. Difficile entrare nelle linee del Cittadella. Prima di uscire sferra un gran sinistro su cui si immola un difensore avversario: sarebbe stato un gran gol. Lascia il posto ad Insigne che si sposta di più lateralmente. 

Armenteros 5 – Non aveva giocato una brutta partita, subendo anche un fallo da rigore. Alla fine gli è scattato l'embolo ed è andato a commettere un fallo inutile che lo priva almeno della sfida di ritorno.

Coda 7 – Due legni, un gol e un lavoro incredibile in fase di non possesso (al 93' è andato a pressare Ghiringhelli nella sua area). Sempre determinante: 22° gol in stagione, record fatto a pezzettini.

Insigne 7,5 – Entra e spacca a metà la partita. Si inventa il gol del pareggio con un'intuizione da favola, costruisce l'assist per Coda per il gol della vittoria da esterno puro. Quando la forza della squadra arriva dalla panchina. 

Buonaiuto 6,5 – Entra bene, fa anche un assist involontario (e imperfetto...) a Insigne. Segna pure un gol, ma il fuorigioco era netto. Ma i movimenti erano quelli giusti.