Foggia: "Il mercato continua, abbiamo già dei consensi"

Il ds del Benevento: "Ripartenza? Bisogna pensare al sistema calcio e non al proprio orticello"

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Benevento.  

Ospite di Ottogol, il direttore sportivo Pasquale Foggia ha parlato così del presente e futuro del calcio e del Benevento: 

"Abbiamo fatto di tutto per farci trovare pronti in base al protocollo redatto, in modo da farci trovare pronti nel momento in cui ci daranno la possibilità di ricominciare. Faremo lo stesso anche se verrà modificato qualcosa, poi è chiaro che oltre a noi ci sono altre diciannove realtà e non so se tutte avranno modo di poter rispettare tutti i dettami". 

RIPRESA - "Stiamo parlando di una situazione anomala perché non c'è mai stato uno stop così lungo. Credo che ci vogliano almeno tre settimane per avere una parvenza di tutela fisica. Purtroppo attualmente il calcio viene visto come l'ultimo dei problemi, senza capire che si tratta di un qualcosa di molto importante per tutta la popolazione. Quanta voglia, però, c'è di terminare questi campionati?". 

INZAGHI - "Parlo più con lui che con mia moglie. I temi di discussione sono diversi, dal mercato al momento attuale. Non bisogna dimenticare che viviamo un momento drammatico. Com'è in sede di mercato? Non ha mai avanzato nomi. Ci confrontiamo su quelle che possono essere delle carenze per la serie A, per il resto ha molta fiducia nell'operato della società". 

TUTELA - "In questo momento si prendono delle prese di posizione utili solo dal punto di vista personale. Qui parliamo di sistema calcio, non delle singole società. Non bisogna mai dimenticarsi di chi è dietro di noi, come la serie C o la D, con calciatori che guadagnano 1500 euro al mese. Lo dico da direttore che probabilmente l'anno prossimo starà in serie A. La volontà di terminare il campionato deve esserci perché ci sono delle situazioni economiche tutte importanti per tutto il paese, anche perché il calcio muove l'economia che non riguarda solo i milionari ma tutto il contorto. Bisogna prendere delle decisioni. Sembra che ci siano delle esitazioni solo perché il calcio è un mondo dorato, ma non è così. Il problema credo sia a monte e non relativo ai costi per i tamponi o altro: bisogna fare delle analisi sui bilanci delle squadre. Quante possono affrontare effettivamente il campionato? Al termine delle stagioni vediamo sempre tanti fallimenti e centinaia di punti di penalizzazione per stipendi non pagati. Il calcio deve darsi una regolata". 

MERCATO - "Il mio lavoro è ancora più intenso. L'attaccante? Faremo sicuramente qualcosa per mettere a disposizione dell'allenatore un parco offensivo completo per la categoria. E' un ruolo che stiamo monitorando, ma non è l'unico. Con qualche calciatore c'è già un consenso in linea di massimo. Credo che questo sia un aspetto importante perché da modo di capire a tutti quanto questa realtà è apprezzata. Abbiamo avuto delle aperture. L'ossatura di questo gruppo verrà confermata per ripartire, sarebbe da folli smantellarlo".