Improta: "Amo questa maglia e i suoi tifosi. Meritiamo la A"

L'esterno offensivo: "Spero nella ripresa, ma a porte chiuse non sarà la stessa cosa"

improta amo questa maglia e i suoi tifosi meritiamo la a
Benevento.  

A essere intervistato nel corso di #CasaBenevento è stato Riccardo Improta. L’esterno offensivo giallorosso si è raccontato ai tifosi a trecentosessanta gradi, partendo dalle giornate trascorse in quarantena:

“Con il passare del tempo comincia a essere un po’ pesante stare a casa. Sto mangiando anche un po’ di più, restando sempre attento all’alimentazione. Mi mancano i miei compagni, così come il campo. Non vedo l’ora di riprendere. Le parole di Inzaghi? Con lui mi sento spesso e sono contento del fatto che mi consideri uno “spacca partite”. Lavoro quotidianamente al massimo per metterlo in difficoltà e cerco sempre di giocare dal primo minuto, però ovviamente mi sta bene anche dare il mio contributo nel corso della gara”.

TIFOSI – “Mi manca davvero tanto l’affetto della gente. Giocare contro il Pescara a porte chiuse è stato brutto, non è calcio. I tifosi sono fondamentali per noi calciatori”.

PANDEMIA – “E’ una situazione complicata. Mi risulta difficile anche parlarne perché ci sono troppi alti e bassi: un giorno si sentono pareri positivi mentre subito dopo le cose non sembrano andare come dovrebbero. Sono un po’ amareggiato perché non so cosa faremo, se potremo tornare a giocare. Mi manca la normalità, non vedo la mia famiglia da oltre due mesi e questo alla lunga pesa”.

CAMPIONATO – “Spero che ci facciano giocare, anche se come ho detto non sarà affatto la stessa cosa con le porte chiuse. Sospensione definitiva? Abbiamo dimostrato di meritare la promozione. Se per cause di forza maggiore non dovessimo continuare il campionato, dovrebbero permetterci di giocare in serie A nel prossimo anno. Certo, vorremmo ottenerla sul campo ma per il vantaggio accumulato e per quanto fatto vedere, non potrebbe essere altrimenti. Personalmente lavoro per mettermi in discussione anche nel massimo campionato. Spero di dimostrare al Benevento di poterci stare”.

SALERNITANA – “Il gol più bello da quando vesto la maglia giallorossa è stato quello con la Salernitana. Onestamente non capisco il rancore che i tifosi granata hanno nei miei confronti. Arrivai dopo l’infortunio di Cesena e diedi vita a una stagione positiva, dove diedi tutto. Forse questo non è stato capito”.  

AMORE – “Mi manca molto la città di Benevento, la passeggiata in centro e lo stadio. Amo questa maglia, spero di restare il più a lungo possibile”.

PESCA – “Più che una passione è una vera e propria malattia. Mi piace da morire e in questi giorni ne ho approfittato per sistemare tutta l’attrezzatura. Potrei pescare anche per 24 ore”.

INSIGNE – “Tra noi c’è un grande rapporto. In ritiro abbiamo sfasciato la stanza dell’albergo. Siamo migliorati e maturati insieme. Spesso quando non giocavamo tendevamo a rattristarci a vicenda, ora la storia è diversa anche sotto questo punto di vista”.

INZAGHI – “Sin da subito mi ha fatto una grande impressione. Durante la settimana ci dà tanta carica per farci vincere le partite. Ci ha trasmesso tanto e credo che per lui parlino i risultati. Ricordo il discorso che tenne dopo la sconfitta con il Pescara, dandoci coraggio e facendoci capire che dovevamo lavorare sugli errori commessi. Quel risultato diede il via alla nostra scalata, poi nella gara di ritorno ci siamo vendicati alla grande”.

VIGORITO – “E’ una persona d’oro, il nonno di tutti. Non ho mai visto un presidente così affezionato, sempre vicino. Ci ha chiamati in occasione delle festività pasquali, facendoci sentire tutto il suo affetto. Ricordo ho una scena indimenticabile dello scorso anno, prima della sfida play off con il Cittadella. Venne al campo ringraziandoci, al di là di come sarebbe andata, della stagione fatta. Alla fine ci abbracciammo tutti a centrocampo. Dopo la sconfitta ci chiamò, lasciandoci tranquilli e dandoci appuntamento al ritiro estivo per coloro che volevano continuare a vestire la maglia giallorossa”.

SERIE A – “Sono certo che non verranno commessi gli errori fatti nel primo anno di massima serie. La società ha dato vita a un progetto importante e saprà rinforzare la squadra nei punti giusti per dare vita a una stagione positiva”.

FOGGIA – “Lo ammiro tanto. Nel suo lavoro ci mette il cuore, basti vedere le sue esultanze o le multe che subisce. E’ il primo ad arrivare al campo e l’ultimo ad andarsene. Sono arrivato a Benevento grazie a lui”.