Molino: "Sono certo che Vigorito garantirà l'iscrizione"

"Non si possono buttare così nove anni di gestione, altrimenti si andrà nei dilettanti"

Benevento.  

Le sue ambizioni lo hanno portato, almeno per la stagione appena conclusa, ad allontanarsi dal calcio di Lega Pro. Gigi Molino, in passato bomber del Benevento ed ex direttore sportivo di Campobasso e Aversa Normanna, ha deciso di prendersi un anno sabatico: “In una categoria come la Lega Pro ritengo sia inutile accettare proposte di società non ambiziose, andando a perdere tempo e prendendo in giro le persone. In questa categoria ci sono una decina di società che hanno i mezzi per aspirare al salto di qualità e se voglio crescere come dirigente punto a una di queste. Nel frattempo non sono stato con le mani in mano. Ho dato vita ad Avellino a una scuola calcio che vanta più di 150 iscritti. Pochi mesi fa ho avuto anche modo di ospitare, nel corso di un torneo, il Benevento Calcio. Con Palermo e Clemente ho instaurato sin da subito un ottimo rapporto”. Il “drago” ha seguito da vicino anche le sorti della compagine giallorossa e ha aperto una parentesi su ciò che sta accadendo nel Sannio: “La decisione di Vigorito credo che abbia scosso l’ambiente. Dopo tanti anni di gestione era riuscito a creare un marchio importante, portando la società ad essere considerata di elite nel panorama nazionale. Sono certo che, alla fine, iscriverà la squadra perché non può di certo buttare nove anni di gestione in questo modo. Penso che ci saranno dei ridimensionamenti, altrimenti il Benevento sarà costretto a ripartire dai dilettanti perché un presidente del genere è difficile trovarlo altrove”. Sul campionato dei giallorossi è sicuro: “Hanno disputato un grande torneo. E’ stato un cammino emozionante culminato con il testa a testa con la Salernitana che, purtroppo, non è andato bene. I play off sono un discorso a parte: un altro campionato dove devi essere al meglio sia fisicamente che psicologicamente. I giocatori erano ancora un po’ scossi dalla mancata promozione diretta. A spuntarla è stato il Como, squadra che si era qualificata solo all’ultima giornata. Dopo aver battuto il Benevento ha cominciato a crederci ed è stato anche fortunato ad aver incontrato il Bassano in finale, il quale è una grande squadra ma non vanta di avere alle spalle una piazza molto calda. Il miracolo Como è nato nei play off. L’esonero di Brini? Non lo scopro di certo io che stiamo parlando di un tecnico molto preparato che sa come si vincono i play off. Il presidente Vigorito, però, non è uno sprovveduto. Se l’ha esonerato un motivo deve pur esserci”.

Ivan Calabrese