Serafini: "Milan - Benevento è una gara drammatica"

"Entrambe stanno subendo un crollo verticale. Importante il rientro di Ibrahimovic"

serafini milan benevento e una gara drammatica
Benevento.  

Alla vigilia del match di andata, la classifica vedeva il Milan al comando e il Benevento al decimo posto. Un cammino entusiasmante quello delle due compagini nella prima parte della stagione. Non si può dire lo stesso adesso, con i rossoneri che addirittura rischiano di non partecipare alla prossima Champions League e gli stregoni che sono scivolati in zona retrocessione. Una situazione radicalmente opposta, con il match di sabato che è diventato di vitale importanza per entrambe, come sottolineato dal giornalista Luca Serafini:

“C’è stato un crollo verticale difficilmente ipotizzabile qualche mese fa. All’andata arrivavano da un percorso che era cominciato nella stagione precedente. Benevento e Milan vivono due situazioni molto simili. Per larghi tratti della stagione i giallorossi erano praticamente salvi, mentre adesso si trovano invischiati nella zona retrocessione. I rossoneri, invece, hanno lottato per lo scudetto e ora sono al quinto posto. Sarà una battaglia fino all’ultimo pallone. In questo il Benevento è favorito perché è abituato a lottare e combattere, come visto nelle gare recenti in cui non si è mai arreso nonostante il risultato fosse ormai compromesso. Il Milan non ha questa caratteristica nelle sue corde: tende a distrarsi, mettendo a rischio risultati già acquisiti. Tra l’altro ha smesso di segnare con continuità e subisce sempre gol. Quella di sabato è una partita drammatica. Il Benevento poteva affrontarla in maniera serena, ma adesso è chiamato a rimboccarsi le maniche”.

Pioli potrà fare affidamento sul rientro di Ibrahimovic: “Sarà fondamentale. Il Milan, nel girone d’andata, si era abituato a vincere anche senza Ibra. Adesso la macchina si è inceppata e il suo rientro servirà per dare una scossa. Sabato si vedrà sicuramente un’altra squadra”.

A San Siro ci sarà il ritorno di Pippo Inzaghi, seppur da avversario: “Con le porte chiuse – ha proseguito Serafini – l’accoglienza sarà più intima ma altrettanto calorosa. Inzaghi fa parte della storia del Milan. Gli auguro con il cuore di salvarsi perché se lo merita, ma al di là di qualsiasi risultato la sua carriera vanta già grandi soddisfazioni come le promozioni ottenute con Venezia e Benevento. Nella prima parte di stagione ha fatto vedere delle cose importanti, oltre a delle interessanti idee di gioco. C’è ancora un piccolo margine con queste cinque partite a disposizione. Il discorso è ancora molto aperto”.

Si prevede una lotta salvezza incerta fino all’ultima giornata: “Questo campionato ci ha dimostrato ancora una volta che i filosofi non sono adatti per le squadre che devono lottare, come visto con Di Francesco e Giampaolo. Servono allenatori che devono saper remare anche nelle acque più torbide, non solo leggere e scrivere. Benevento e Spezia sanno unire le due cose, anche se ovviamente il tasso tecnico è totalmente diverso. Al momento è il Cagliari la squadra che sta meglio perché ha riacquistato fiducia ed entusiasmo, tra l’altro Semplici è un tecnico molto bravo. Benevento e Spezia se la giocheranno. Vedo male il Torino che non ha l’attitudine a lottare. Contro il Napoli è stato sconcertante, sembrava dovesse giocare una partita estiva nonostante la preoccupante condizione di classifica”.