Ecco Viviani nato nel "regno" di De Zerbi

Il nuovo acquisto del Benevento è di Mompiano, stesso quartiere dell'ex trainer giallorosso

ecco viviani nato nel regno di de zerbi
Benevento.  

(f.s.) Mompiano è un rione di Brescia dove si respira calcio. C'è lo stadio Rigamonti lì. E proprio in quel quartiere è nato uno degli allenatori più amati dalla strega, quel Roberto De Zerbi che dopo l'esperienza all'ombra della Dormiente ha fatto grande il Sassuolo e si è catapultato ora nel calcio europeo (Shakhtar). A Mompiano è nato, una generazione dopo, anche l'ultimo acquisto di casa giallorossa, Mattia Viviani. Terra buona per il calcio, quella bresciana. Di quelle parti è originario anche Mario Balotelli (anche se lui è nato in Sicilia), che a Mompiano si è fatto persino costruire una casa. 

Viviani nel Brescia c'è praticamente cresciuto, ha giocato una decina di anni nelle giovanili, fino a esordire prima in B con Boscaglia e poi in A con Corini. Lo chiamavano il nuovo Tonali, anzi il suo procuratore Tinti, diceva che nelle giovanili Viviani fosse il regista e Tonali la mezzala, come nel ciclismo "il capitano e il gregario". Ma, come spesso capita nel calcio, quasi nessuno è mai profeta in patria. Così all'alba dello scorso campionato il Brescia lo cedette al Chievo, che gli fece firmare un bel triennale. E a Verona il giovane Mattia non ha perso tempo: 31 presenze l'anno scorso in B con la squadra clivense che riuscì a conquistare i play off per la A. Tutto il resto è storia recentissima: la cancellazione del Chievo, lo svincolo, la corte di Cagliari e Salernitana, il raid di Pasquale Foggia che batte tutti sul tempo.

Viviani è dunque ora del Benevento. Centrocampista che può fare il regista e la mezzala, che dice di ispirarsi a Verratti e a De Jong. Buona visione di gioco, abile in interdizione: insomma qualità e quantità. Di piede destro e ottimi tempi di inserimento. La duttilità che cercava Caserta. E la gioventù che ha sempre chiesto la società. E' un millennial e come tale non pesa nella lista degli “over”, che ha ancora ben tre slot liberi. Ma ora il Benevento sembra completo in ogni reparto.