Vigorito, 17 anni dopo il sogno non svanisce

Il presidente celebra il compleanno della sua presidenza in giallorosso

vigorito 17 anni dopo il sogno non svanisce
Benevento.  

(f.s.) Era il 17 marzo del 2006, venerdì come oggi. Al diavolo la scaramanzia, Oreste Vigorito, insieme all'indimenticato fratello Ciro, è stato sempre uomo pragmatico. Di tanto in tanto s'è consentito il lusso di un amuleto, da buon napoletano, ma quel giorno no, andò al sodo, sussurrando al fratello, mentre leggeva i libri contabili: “Chiudiamoli in fretta, altrimenti va a finire che non compriamo più niente”. Perchè quando si fa un affare di cuore si va oltre i calcoli e quelli del Benevento, appena rilevato grazie al “Lodo Petrucci” dall'imprenditore biellese Tescari, erano assai ingarbugliati. Non fu un affare economico, fu un sentimento esploso all'improvviso, un'emozione che non poteva avere un prezzo. Iniziò quel venerdì 17 marzo la nuova storia del Benevento, quella del re del vento che cominciò a volare sulle ali del Dio Eolo e schiuse orizzonti impensati alla piccola squadra di provincia. “E venne il giorno del pallone – scrisse Ciro con la sua poetica sopraffina – Idi di marzo nella terra dei sanniti. Tra poltrone scomode e lusinghe di varia natura, Apollo scoccò un dardo giallorosso nel cuore di Oreste”. 17 anni di successi con il contorno di qualche immancabile delusione, 17 anni che hanno stravolto le sembianze di una squadra che fino a quel momento aveva conosciuto solo campi polverosi e la serie C. Ci volle un po' per uscirne, poi iniziò la scalata imperiosa, prima in B, poi addirittura in A. Roba da darsi da soli un pizzicotto per capire se fosse tutto vero. Oggi, 17 anni dopo, il Benevento ha il volto sofferto di chi ha vissuto un'annata travagliata. Ma la voglia di vincere e andare avanti è sempre la stessa, immutata e determinata. “E il sogno continua... inseguendo un gol”, scrisse Ciro Vigorito, chiudendo quella sua breve poesia intitolata “Mi compro un'emozione” e inserita nel suo libro “Tra nuvole e vento”. Parole che nessuno potrà mai cancellare e che appaiono anzi il “claim” di una storia che non ha alcuna intenzione di chiudersi qui.