Il Benevento e quella capacità di adattarsi all'avversario

Grazie ai cambi nella ripresa, la squadra ha saputo superare le difficoltà iniziali

il benevento e quella capacita di adattarsi all avversario
Benevento.  

(frasan) Don Gaetano non si smentisce mai. Dice di aver fatto una tiratina d'orecchie a Bolsius da buon padre di famiglia, anche se alla fine preferisce il ruolo di fratello maggiore per tutti. E se gli si chiede quanto si coccolerà Amatino Ciciretti, lui risponde serafico: “Neanche se ci fossero i miei figli li coccolerei di più e a scapito di altri”. 

L'Amatino che tutti desideravano di vedere si è finalmente palesato: il tiro a giro, quella parabola arcuata che non lascia scampo al giovane Del Sorbo, è l'emblema di una partita giocata a ritmi elevatissimi, sia dal pinto di vista tecnico che fisico.

Auteri lo conosce benissimo e non ha esitato a gettarlo nella mischia sin dal primo minuto. Alzi la mano chi se l'aspettava subito in campo...

Lui ha ripagato con la sua tecnica sopraffina: i suggerimenti più interessanti nella prima frazione sono stati i suoi, ma nella ripresa con Ciano che si muoveva perfettamente tra le linee da “falso nove” e con l'apporto quantitativo e qualitativo di Simonetti a sinistra, la squadra ha cominciato ad attaccare la profondità come non era riuscita a fare nel primo tempo e a esaltare finalmente la coralità del gioco.

La trasformazione tra la squadra del primo tempo e quella della ripresa è sotto gli occhi di tutti. Non che la formazione scesa inizialmente in campo fosse sbagliata, ma è certo che con i correttivi apportati dal tecnico di Floridia, la giovane formazione sorrentina non si è più ritrovata, ha perso gli equilibri iniziali e ha cominciato a traballare.

La forza del Benevento forse sta proprio in questa capacità di sapersi adattare all'avversario di turno con i cambi più giusti: merito di Auteri e dell'organico ricco da cui può attingere.

D'altro canto l'allenatore lo ripete spessissimo: “Con i 5 avvicendamenti abbiamo la possibilità di cambiare mezza squadra, vuol dire che possiamo mutare totalmente il volto della formazione che ha iniziato a giocare”. E quando si cambia tanto in meglio il risultato non può che essere una prestazione di rilievo e un risultato così ampio.