Mattarella e Draghi a Sorrento: "Sud al centro dell'attenzione del Governo"

Il Capo dello Stato accolto da Mara Carfagna e Vincenzo De Luca. C'è anche il premier

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Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è arrivato a Villa Zagara, a Sorrento, per partecipare ai lavori del forum 'Verso Sud. La strategia europea per una nuova stagione geopolitica, economica e socio-culturale del Mediterraneo', organizzato da The European House Ambrosetti e dal ministero per il Sud. La padrona di casa, Mara Carfagna, ha accolto il Capo dello Stato insieme alsindaco di Napoli Gaetano Manfredi e al governatore campano Vincenzo De Luca. 
Dopo i saluti del presidente della Camera Roberto Fico e' previsto l'intervento del presidente del Consiglio Mario Draghi. Al forum partecipano anche numerosi ministri del governo italiano. 

"Ringrazio il presidente del Consiglio Mario Draghi di essere qui al termine di un viaggio negli Stati Uniti sicuramente molto impegnativo, che ha restituito centralità, affidabilità e credibilità al nostro Paese". Ha detto Mara Carfagna, ministro per il Sud e la Coesione territoriale, che ha poi proseguito: "A lungo si e' discusso di una politica industriale utile per il Sud, ma forse molti non si sono accorti che il Pnrr e' uno strumento fondamentale da utlizzare, ad esempio come hub del Mediterraneo, di polo energetico e di turismo. Senza dimenticare il suo naturale collegamento collegamento con il luogo piu' giovane e promettente, come l'Africa. Il Sud puo' essere la risposta alle tante questioni della politica e della realta' italiana e il Sud puo' essere una risposta giusta alla bassa crescita del nostro Paese. Questa scommessa potremo vincerla soltanto se saremo tutti uniti, benevenuti nel nuovo Sud che stiamo costruendo".

E nel merito Draghi ha detto: "Dalla formazione di questo Governo, il Sud è al centro dell'azione dell'Esecutivo, delle nostre politiche di rilancio del Paese. Vogliamo che il Mezzogiorno torni ad avere la centralità che merita, in Italia e in Europa. L'l'obiettivo: far diventare il "Mezzogiorno protagonista delle grandi sfide dei nostri tempi. L'evoluzione delle politiche pubbliche per il Meridione è spesso rappresentata come una successione di inevitabili sprechi, fallimenti - spiega DRAGHI -. La storia economica del Sud nel secondo dopoguerra è però più complessa di come raccontano questi pigri pregiudizi. Dagli anni '50 fino alla crisi petrolifera del '73, sospinto anche dagli investimenti pubblici, il Sud è cresciuto a una velocità superiore al Nord"" "Serve prima di tutto la giusta collaborazione tra investimenti pubblici e privati. Serve rafforzare la capacità amministrativa, a partire dalla giustizia, formare le competenze necessarie. E serve puntare sui talenti troppo spesso lasciati ai margini, a partire dai giovani e dalle donne". Il premier indica le tappe della strada da seguire per far sì che Nord e Sud del Paese viaggino alla stessa velocità. "L'Italia e l'Unione Europea devono collaborare per agevolare questo processo" spiega DRAGHI che cita i fondi del Pnrr (destinati per il 40% al Sud) come strumento per ridurre "i divari territoriali nei servizi, in particolare nell'istruzione, tramite investimenti mirati nella scuola, nella ricerca, nelle università" "Dobbiamo fare in modo che tutti i cittadini italiani possano accedere a servizi della stessa qualità e con la stessa facilità - afferma ancora il Presidente del Consiglio -. Al tempo stesso - prosegue - con il Pnrr sviluppiamo al Sud una politica industriale improntata all'innovazione in filiere strategiche, come quella dei semiconduttori e della mobilità sostenibile. Lo facciamo in pieno raccordo con gli enti territoriali, i veri protagonisti del Pnrr. Perché siamo consapevoli che le realtà amministrative e imprenditoriali locali conoscono il loro territorio molto meglio di quanto si possa da Roma o da Bruxelles. I finanziamenti, da soli, non bastano: serve la capacità di utilizzarli bene e in tempi certi. Purtroppo - sottolinea DRAGHI - questa capacità è spesso minore proprio dove gli investimenti sono più necessari".

"Per assicurarci che i fondi siano impiegati in modo efficiente, rafforziamo gli enti locali con l'assunzione di professionalità tecniche".  Il premier ricorda che per disporre dei fondi del Pnrr bisogna rispettare le scadenze e raggiungere gli obiettivi. "Dobbiamo procedere rapidamente con l'agenda di riforme concordata con l'Unione Europea, per non perdere accesso ai finanziamenti e superare le fragilità strutturali che hanno rallentato la crescita dell'Italia e del Sud" dice DRAGHI che parlando di Mezzogiorno non può non soffermarsi, citando il "mar tranquillo" del poeta sorrentino Torquato Tasso, sul ruolo di centrale importanza ricoperto dal Mediterraneo.

E il sindaco di Napoli Manfredi: ""Sicuramente ci sono piu' risorse per gli asili nido e, per il welfare, ma e' chiaro che questo e' l'inizio di un percorso di riequilibrio. siamo ancora molto lontani dalla media nazionale. Veniamo da 30 anni in cui gli investimenti in questi settori sono stati bassissimi - ha aggiunto Manfredi - e si e' creato un divario enorme. Io noto un cambio di passo un cambiamento di indirizzo finalmente, ma e' chiaro che questo dev'essere fatto in maniera integrata perche' poi abbiamo bisogno di risorse per gestire i servizi, per il personale". "Fare questi investimenti significa migliorare la qualita' della vita - ha concluso il sindaco di Napoli - delle persone ma soprattutto garantire i diritti costituzionali, e. finalmente si parla di questo dopo tanti anni".