"Leggo che alcuni autorevoli dirigenti del Partito aprono al congresso in Campania. Dopo anni di sospensione della piena vita democratica, da loro stessi sollecitata, mi pare comunque un elemento positivo da cogliere immediatamente. Considerato che lo stesso ruolo di Misiani è stato da ultimo trasformato in commissario ad acta, si convochi allora subito in queste ore il congresso e si proceda all'individuazione del nuovo segretario regionale. Sarebbe utile anche per accompagnare dai territori, vicino ai nostri militanti e cittadini, il percorso verso le prossime elezioni regionali". A dirlo il deputato Dem Piero De Luca, che interviene nel dibattito in corso sull'individuazione del candidato presidente in Campania.
"Continuiamo a leggere nomi prima ancora di definire i programmi e i progetti di governo della Regione. Bisogna fare il contrario. Al riguardo, bisogna partire dal rivendicare gli straordinari risultati ottenuti, e dall'obiettivo di portare avanti e completare l'enorme mole di interventi in atto per non far tornare la Campania indietro, in una palude economica e sociale. In tale prospettiva, la squadra che tutto il centro sinistra deve proporre non può che essere in continuità e in sintonia con l'importante lavoro di cambiamento svolto in questi 10 anni e con i relativi impegni da assumere per il futuro nell'interesse dei cittadini campani", la riflessione del primogenito del governatore campano.
Pur non citandolo mai direttamente, il riferimento evidente è a Roberto Fico che 5 Stelle e il Pd di Schlein vorrebbero come successore di Vincenzo De Luca a Palazzo Santa Lucia. Nome mal digerito dall'attuale inquilino della Regione.
Il deputato Pd sottolinea: "No ai veti politici certo, ma no anche a forzature su soluzioni precostituite, che rischiano di essere controproducenti e deleterie. Il nostro obiettivo dev'essere quello di lavorare per la piena unità di tutto il nostro campo progressista e per allargare la base di consenso. Il dialogo, il confronto vero e l'ascolto dei territori è fondamentale e direi decisivo per giungere ad una soluzione finale che sia autorevole, pienamente sostenibile e condivisa da tutte le forze sia politiche che civiche in campo, nonché in grado di condurre alla vittoria e soprattutto di assicurare una guida stabile e sicura alla Regione nei prossimi anni. Confidiamo nel senso di responsabilità di tutti. Qualora però non si riesca a giungere a soluzioni condivise, le primarie di coalizione potrebbero essere uno strumento utile per consentire ai nostri elettori e militanti una scelta trasparente e partecipata sulla futura guida da proporre, per evitare di consegnare la seconda Regione d'Italia, prima del Mezzogiorno, alla destra, cosa che avrebbe un evidente impatto politico drammatico a livello territoriale ma anche nazionale", conclude Piero De Luca.