Pasquetta, in 10mila alla Reggia. Incivili del pic nic beccati

I controlli e i numeri

Caserta.  

Pasquetta alla Reggia da record. Tradizione confermata. Assalto a giardini e monumento, nonostante il cielo plumbeo. Anche ieri, infatti, sono stati tantissimi i visitatori (7.874) che già dalle prime ore della mattina erano ordinatamente e pazientemente in fila per entrare nel monumento. Un numero consistente sebbene in leggera flessione rispetto al lunedì in Albis del 2018, quando si contarono 9177 ingressi.
Anche a Pasqua c'è stato un numero significativo di ingressi (4204) . Ma c'è un dato che resta: gli ingressi scendono di molto rispetto allo scorso anno (11.801) in quanto coincideva con la prima domenica del mese ad ingresso gratuito.


Ovviamente, non sono mancati i tentativi da parte di alcuni, di introdursi nel parco portando con sé alimenti, bevande e palloni. Tentativi stroncati, sul nascere. «Tutto questo materiale è stato intercettato all'ingresso e fatto depositare. Così anche i controlli all'interno sono stati più agevoli», dice Leonardo Ancona. Anche per le visite agli appartamenti non si sono registrati inconvenienti particolari forse pure perché le visite sono state contingentate come annunciato (3000 nella mattinata e altrettante nel pomeriggio). «Una precauzione inutile per le aree aperte: il parco può contenere senza subire troppi danni molte persone. Perciò ha spiegato Ancona abbiamo preferito lasciare libero l'accesso: deludere chi si è sottoposto pazientemente alla lunga fila mi è sembrato un provvedimento inopportuno e anche esagerato». Sono rimasti, invece, chiusi, diversamente da quanto era stato annunciato alla vigilia, il giardino inglese, a causa del forte vento, e i cancelli di accesso secondari. In tanti, soprattutto i titolari di alcuni esercizi commerciali, avevano auspicato l'apertura, almeno di quello di via Giannone, non solo per facilitare il deflusso dei visitatori ma anche per spingerli nel cuore della città.