La morte assurda di Gennaro, il Vescovo:"No a pericolose ritorsioni, fermiamoci"

Vicinanza al dolore che ha colpito la famiglia della vittima

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Il monito del Vescovo Pietro Lagnese e di padre Maurizio Patriciello dopo la tragedia

Caserta.  

La morte assurda di Gennaro a soli 18 anni accoltellato da un coetaneo durante una lite nel cuore della movida a Caserta e il dolore di un'intera città. 

E durante l’omelia tenuta ieri sera nel corso della messa celebrata a Briano, in occasione della festa di Sant’Anna, il Vescovo Pietro Lagnese ha ricordato il triste episodio invitando tutti alla preghiera in questo momento così difficile. 

"Ci addolora tantissimo la notizia della morte del diciottenne Gennaro Leone, coinvolto in una rissa questa notte in via Vico, nel centro storico di Caserta. Esprimo tutta la mia partecipazione al dolore che ha colpito la famiglia del giovane deceduto, assicurando per lui e per i suoi cari la mia preghiera”.

Nel costatare un aumento di atti violenti e azioni vandaliche sulle strade del territorio casertano, mentre ha deprecato ogni forma di violenza, il Vescovo, al fine di garantire la sicurezza di tutti, ha domandato più presenza e controllo sulle strade e nelle piazze. “Chiediamo inoltre - ha concluso Lagnese - a quanti sono sconvolti per l’insano gesto, di mettere da parte ogni forma di pericolosa ritorsione e, a tutti, di fermarsi a riflettere, affinché tali episodi non abbiano più a ripetersi”.

Così Padre Maurizio Patriciello:

"Profondissimo dolore e sconcerto abbiamo provato alla notizia della morte di Gennaro Leone, il diciottenne ucciso a Caserta. Durante la Messa abbiamo pregato per lui, per i suoi genitori, per chi gli voleva bene. Non abbiamo ancora la certezza, ma sembra che l’assassino sia un suo coetaneo, di Caivano. Una lite per futili motivi. Una delle tante liti che scoppiano tra i giovani e che potrebbero - dovrebbero - finire, al massimo, con uno spintone. Invece, Gennaro non c’è più. Le domande sorgono spontanee: che ci faceva quel coltello nelle tasche dell’assassino? Perché ha sentito il bisogno di uscire armato? È triste e doveroso prendere atto di tanta bieca violenza tra i più giovani. Un esame di coscienza si impone per tutti. E se è vero che chi ha ucciso è del nostro paese, il dolore e lo sconcerto in noi aumentano a dismisura. Riposa in pace, Gennaro."