Softlab, cassa integrazione per 12 mesi ma nessuna garanzia sul futuro

Al tavolo ministeriale nessuna soluzione strutturale per i 123 lavoratori.

softlab cassa integrazione per 12 mesi ma nessuna garanzia sul futuro

Solo la cassa integrazione per cessata attività è stata attivata, ma la ricollocazione rimane incerta. Sindacati e lavoratori continuano la mobilitazione

Maddaloni.  

L’incontro al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) non ha portato risposte certe per i 123 lavoratori della Softlab. L’unico risultato tangibile è l’attivazione della cassa integrazione per cessata attività, garantita per un massimo di 12 mesi. Una misura temporanea, che allevia solo in parte le difficoltà economiche dei dipendenti ma non risolve il problema della loro ricollocazione nel mondo del lavoro.

Offerte di lavoro insufficienti

Durante la riunione, il metodo del “doppio binario”, coordinato dal funzionario ministeriale Mattia Losego, ha evidenziato una grave carenza di opportunità occupazionali. Su 123 lavoratori da ricollocare, sono state individuate solo 49 proposte di lavoro, di cui 37 a tempo determinato e appena 12 a tempo indeterminato. Numeri ben lontani dalle richieste dei sindacati (Fiom, Fim, Uilm, UglM, Failms), che chiedevano un percorso di ricollocazione collettiva per tutti i lavoratori.

La strategia ministeriale e il malcontento dei lavoratori

Il Mimit ha ribadito che il tavolo tecnico di ricollocazione si chiuderà solo quando tutti i lavoratori avranno trovato un’occupazione stabile. Tuttavia, la strategia delineata punta a uno “zoccolo duro occupazionale”, cercando di garantire le offerte a tempo indeterminato e, in seconda battuta, lavorare alla stabilizzazione di quelle a termine.

Questa prospettiva non soddisfa né i lavoratori né i sindacati, che rifiutano l’idea di frammentare la ricollocazione senza certezze future. “La precarietà si risolve con il lavoro stabile, non con soluzioni a tempo determinato”, ha dichiarato Antonio Viggiano (Failms), ribadendo l’importanza di garanzie concrete.

Nuova mobilitazione in Regione

Di fronte a una situazione ancora lontana da una soluzione, i sindacati hanno annunciato nuove proteste. Lunedì si terrà un incontro in Regione con l’assessore Antonio Marchiello, dove verranno richiesti impegni vincolanti per il futuro occupazionale dei lavoratori Softlab. Anche Confindustria Caserta si è detta disponibile a contribuire allo screening territoriale per individuare nuove opportunità lavorative, ma la strada resta in salita.

L’incertezza e il logoramento dopo oltre tre anni di attesa continuano a pesare sui lavoratori, che chiedono risposte concrete e non soluzioni provvisorie.