Don Patriciello: "Mi ha scritto Gaetano Vassallo, è pentito e chiede perdono"

"Se vuole andrò a fargli visita in ospedale di una città lontana"

don patriciello mi ha scritto gaetano vassallo e pentito e chiede perdono

La riflessione del prete anticamorra...

Caserta.  

"Non avere paura. Se senti di non farcela, non avere paura. Se ricadi nello stesso peccato, non avere paura. Se ti viene voglia di non confessarti più perché "tanto è inutile, sono solo un ipocrita", desisti, allontanati da questo pensiero malsano.

Senza fondamenta la casa crolla. Senza la bussola la nave va alla deriva. Senza una meta l’uomo diventa un vagabondo. Siamo uomini, non angeli. Ma ricordati che Dio si è fatto uomo non angelo. Dio è Dio; noi, figli di Dio. Ti pare poco? Sei caduto? Rialzati. Hai litigato? Corri a fare pace. Hai peccato? Chiedi perdono. Un esame all’università è andato male? Non è la fine del mondo.

Regalati una settimana di svago prima di ritentare. Guarda questo povero mondo con più simpatia. Perdonare e perdonarsi non è facile. Eppure, è indispensabile".

Lo scrive a cuore aperto il sacerdote anticamorra don Maurizio Patriciello

"Conosci Gaetano Vassallo? È un signore sulla settantina. Un vecchio imprenditore campano colluso con la camorra. Anche grazie a lui tonnellate di rifiuti tossici sono giunti nella mia amata terra. Anche grazie a lui migliaia di persone – tra cui due miei adorati fratelli - si sono ammalate e morte.

Dopo aver fatto tanti guai si è pentito. Mi ha scritto pochi giorni fa. Il cancro maledetto lo ha beccato. Mi ha pregato di chiedere perdono a tutte le persone alle quali ha fatto tanto male. L’ho fatto. Lo farò ancora. Debbo farlo. Se vuole andrò a fargli visita in ospedale di una città lontana. Cosa provo?  Tristezza, rabbia, dolore. Desiderio di vendetta? No, mai. A che serve? Il fuoco non si spegne con il fuoco.

Giustizia, verità, riconciliazione, pace, sono le parole da pronunciare. Amare il verbo da coniugare. Gesù non ci chiede di essere eroi. Ma di credere alla sua parola. Lampada fioca nella notte buia. Se la spegni ti smarrisci. Se l’afferri sei salvo. Ci vuole coraggio, dici? Forse è vero. Ma tanto bello".