Coop e piani di zona, arrestato l'ex sindaco

Biagio Di Muro accusato di pilotare appalti e assunzioni. Gli indagati sono 28

Un giro di diversi milioni di euro all'anno e voto di scambio grazie alla rete di assistenza

Caserta.  

E' il pentolone dell'assistenza sociale e delle cooperative politicamente telecomandate quello scoperchiato dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, che ha chiuso il cerchio di una complessa indagine che vede coinvolti dipendenti pubblici, politici e rappresentanti delle cooperative affidatarie dei servizi, finanziati dalla Regione Campania e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Sette persone le persone coinvolte, per il momento, nell'inchiesta, a vario titolo indagate per associazione per delinquere, abuso d'ufficio, turbata libertà degli incanti, peculato, falso in atto pubblico, in materia elettorale, illecito trattamento dei dati personali e truffa in danno di ente pubblico. Si tratta di Biagio Maria Di Muro, 50 anni di S. Maria C. V., per lui custodia cautelare in carcere, Nicola Santoro, 56 anni, sempre di Santa Maria, finito agli arresti domiciliari insieme a Salvatore Coppola, napoletano di 45 anni, Biagio Napolitano, 47 anni di Santa Maria, e Giuseppe Cavaliere, 46enne nativo della Gran Bretagna. Ma complessivamente, la Procura sta indagando su 28 persone.

I fatti sui quali è calata la lente d'ingrandimento hanno riguardato l'Ambito territoriale "CS", già "C5", comprendente i comuni casertani di Curii, Casapulla, San Prisco, San Tammaro, Capua, Sparanise, Pignataro Maggiore, Bellona, Calvi Risorta, Rocchetta e Croce, Vitulazio, Camigliano, Pastorano e Giano Vetusto, nonché il comune di Santa Maria Capua Vetere, che risulta comune "capofila" e polo logistico, amministrativo e contabile di tutte le attività ed i servizi assistenziali realizzati, appunto, nell'Ambito "C8". In particolare i carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Santa Maria hanno passato al setaccio la gestione del progetto di natura sociale denominato "Home Care Premium", promosso dall'INPS e destinato agli ex dipendenti INPDAP.

Secondo la Procura, a partire dalla selezione del personale pubblico che avrebbe dovuto vigilare sui servizi e garantire la regolarità degli affidamenti (grazie a bandi ai quali partecipava una sola persona prescelta) fino a scendere a ogni più piccola mansione relativa ai servizi di assistenza, tutto era al servizio dell'associazione a delinquere che poi ne traeva vantaggi diretti (assunzioni) ed indiretti (appalti e servizi) sul territorio: ottenendo sostanzialmente due grossi benefici, economico e di rete “politico-elettorale” da utilizzare.

L'ente pubblico poi, nel redigere il bando per il concorso indicato, inseriva requisiti così dettagliati ed "attagliati" alla persona di interesse, già in mobilità presso l'ente, che era l'unico a presentare domanda e, quindi, a risultare vincitore del concorso, insediandosi in pianta stabile presso il citato ente. Analoghi sistemi illeciti sono stati utilizzati dai membri dell'associazione per la costituzione dell'Ufficio di Piano dell'Ambito Territoriale C8 (organo tecnico di supporto, con funzioni di gestione, amministrazione, monitoraggio e salutazione del Piano Sociale di Zona Territoriale nonché di raccordo con l'amministrazione regionale), centro gestionale delle risorse assegnate all'Ambito, ovvero per la nomina dei sette componenti.
Alcuni candidati (in particolare due), legati ad esponenti della politica locale, hanno avuto la possibilità di disporre delle domande per il concorso ben prima della data stabilita per la prova orale, ponendosi in posizione di assoluto vantaggio rispetto agli altri concorrenti. L'assetto dato all'Ufficio di Piano, guidato dall'ex responsabile dei servizi sociali di Santa Maria., ha consentito all'ex Sindaco di controllare tutte le attività di competenza dell'Ambito e di assoggettarle a note logiche di acquisizione del consenso elettorale, con sistemi tipicamente corruttivi.

Vi è stata una chiara ed evidente commistione tra politica e gestione amministrativa, che ha avuto il compito di controllare un settore delle gestione amministrativa che muove diversi milioni all'anno. L'associazione delinquenziale così articolata ha. stante quanto accertato, indirizzato l'aggiudicazione delle gare d'appalto relative ai progetti a favore di Cooperative e Associazioni - in alcuni casi riunite sotto A.T.I. {Associazioni Temporanee di Impresa) — compiacenti, alcune direttamente riconducibili ai promotori dell'associazione a delinquere che ricoprivano ruoli di primo piano nell'iter amministrativo di affidamento dei servizi: - Progetto "Home Care Premium 2012", finanziato dall'INPS, dell'importo di 420.000,00 euro, avente ad oggetto prestazioni a favore di ex dipendenti INPDAP; aggiudicato all'A.T.I. "la Meridiana- Invento" nonché "Invento - Hares - Terzo Millenio"; - Progetto "// Volo Libero" finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dell'importo di 86.000,00 euro, volto a favorire l'integrazione culturale, artistica e sportiva di persone disabili, aggiudicato alla Cooperativa "Invento"; - Progetto "Babysitting e Ludobus", finanziato dalla Regione Campania, dell'importo di euro 95.752,00 euro, finalizzati, rispettivamente, alla "conciliazione dei tempi di vita e di lavoro delle mamme lavoratrici di bambini di età fino a 36 mesi" e alla "creazione di momenti ludicoricreativi itineranti a favore di minori in genere", aggiudicato al Consorzio " La Rada"; - Progetto "Non prendiamoci in giro- Lotta alla droga", finanziato dalla Regione Campania, dell'importo di 2.800,00 euro, finalizzato alla creazione di momenti di riflessione per la lotta all'uso di sostanze stupefacenti, aggiudicato all'Associazione "Agaphantus"; - Progetto "Centro per le famiglie'", finanziato dalla Regione Campania, dell'importo di 70.600,00 euro, avente ad oggetto la creazione di spazi dedicati al sostegno, alla tutela e al potenziamento delle capacità genitoriali in famiglie multiproblematiche, aggiudicato all'A.T.I "InventoAgaphantus"; - Progetto "Voucher a finalità multipla", finanziato dalla Regione Campania, dell'importo di 132.000,00 euro, finalizzato ad offrire sussidi economici per l'acquisto di servizi di cura rivolti a minori di età compresa tra O e 12 anni, nonché per la retribuzione di assistenti familiari per la cura di anziani non autosufficienti, aggiudicato alla Cooperativa "Hares"; - Progetto ADS Disabili, finanziato dalla Regione Campania, dell'importo di € 125.000,00, con la finalità di consentire a persone con disabilità, di conservare autonomia di vita, nella propria abitazione, nel proprio ambiente familiare e sociale, aggiudicato alla Cooperativa "Consorzio Italia".

Da tali attività è emerso un notevole esborso di fondi pubblici, in taluni casi per servizi mai svolti, come per il progetto "Ludobus", o per servizi svolti ma erogati in maniera illegittima, a favore di soggetti non riunenti i requisiti formali del bando, come nel caso del progetto "Babysitting".

Per tali servizi lo Stato ha speso denaro pubblico per oltre € 100.000,00. È stato erogato il servizio di babysitteraggio in favore di famiglie che non avevano i requisiti richiesti per accedervi. Anche altri progetti (come per il progetto "II Volo Libero") hanno visto sperpero di denaro pubblico, mediante la rendicontazione di false fatture o fatture "gonfiate", ottenendo rimborsi illeciti addirittura dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, oltre che dalla Regione Campania. In taluni casi (come per i progetti "Lotta alla Droga" e "Voucher a finalità Multipla"), mediante falsa documentazione pubblica, hanno fatto fattiziamente risultare affidati servizi a enti esterni, riconducibili alla gestione dei funzionari dell'Ambito C8, e erogate i medesime servizi, attività che è risultata mai svolta, per poi incamerare indebitamente il corrispettivo/valore del servizio/appalto. Il reclutamento degli operatori delle cooperative avvantaggiate nell'assegnazione degli appalti, è sempre avvenuto sotto lo stretto controllo (politico) dell'ex sindaco e della struttura da lui organizzata e capeggiata, che privilegiava persone a lui politicamente legate, preferendo i residenti del Comune Capofila (S. Maria C.V.). la selezione degli operatori da impiegare da parte degli Enti aggiudicatali dei servizi è stata del tutto controllata e manipolata.

Le modalità di gestione dell'intero Ambito territoriale hanno permesso, da un lato, indebiti arricchimenti patrimoniali e, dall'altro, un controllo politico elettorale, trattandosi di servizi e progetti destinati a fasce di popolazione facilmente condizionabili sotto il profilo economico.